M5S: Ussai, maculopatie, a Udine tempi di attesa lunghissimi
(ACON) Trieste, 19 mag - COM/MPB - L'assessore regionale alla
Salute Telesca ha confermato lo scorso 17 maggio in III
Commissione consiliare l'imminente revisione del percorso
diagnostico terapeutico assistenziale (Pdta), approvato dalla
giunta Serracchiani nel 2014 in tema di trattamento intravitreale
delle malattie retiniche, in particolare le maculopatie legate
all'età o a determinate patologie croniche.
Ad affrontare l'argomento il consigliere regionale del M5S,
Andrea Ussai che spiega come si tratti di uno strumento creato
per rispondere alle necessità diagnostico-terapeutiche dei
pazienti al fine di assicurare la diagnosi tempestiva, l'accesso
alle terapie farmacologiche anche innovative e un'appropriata
presa in carico dei pazienti, a tutela della qualità e uniformità
di cure su tutto il territorio regionale. Cure che in realtà non
risultano uniformemente garantite da tutte le Aziende sanitarie
del FVG.
La questione era stata sollevata a novembre 2016 proprio da
Ussai, con un'interrogazione in materia di diagnosi e cura delle
malattie dell'occhio che provocano disabilità visive, fino a
provocare in molti casi la cecità se non affrontate in tempi
rapidi.
"Non sono rari - precisa Ussai - i casi registrati in Regione di
pazienti già in cura presso un Ospedale di un'Azienda Sanitaria,
costretti a rivolgersi ad altra Azienda per la somministrazione
dei farmaci - e con ripetizione degli esami già fatti - o peggio
dirottati a istituti e ambulatori privati, con costi proibitivi
da sostenere, pena il peggioramento irreversibile della vista".
L'assessore, nel tranquillizzare in ordine al rispetto dei tempi
di attesa da parte delle Aziende per quanto attiene alla prima
visita, riconosce che "permangono difficoltà per i successivi
cicli di cure in quasi tutte le Aziende" e aggiunge che "la
situazione di maggior criticità si evidenzia a Udine, sia per il
primo trattamento che per i successivi cicli", e viene
giustificata per "problemi organizzativi non ancora risolti e per
un particolare setting aziendale".
"Peccato che la riforma Serracchiani è stata venduta ai cittadini
proprio per risolvere e prevenire simili questioni - attacca
Ussai -. Non si capisce perché nello stesso Ospedale di Udine i
tempi di attesa della Clinica universitaria di oculistica siano
il quadruplo (120 giorni) di quelli del Reparto di oculistica (30
giorni) e anche oltre rispetto ai tempi di attesa registrati a
Trieste (dove l'attesa media è di 25 giorni).
"La giunta Serracchiani non ha ancora posto rimedio a questa
grave disparità che costringe i pazienti a costosi esodi, anche
nelle vicine strutture private.
"Nell'attesa che diventi operativo il nuovo protocollo del prof.
Lanzetta, con il dichiarato obiettivo di migliorare la continuità
assistenziale, i pazienti della Clinica oculistica di Udine e del
Polo ospedaliero di Palmanova - conclude il consigliere regionale
del M5S - dovranno ancora attendere in media 4 mesi il
trattamento necessario, salvo continuare a recarsi nelle altre
sedi".