CR: approvata legge per eradicazione delle nutrie (1)
(ACON) Trieste, 31 mag - AB - Combattere la proliferazione
delle nutrie, mammiferi roditori originari del Sud America
dall'alimentazione prevalentemente vegetariana e amanti
dell'acqua, che però si sono insediate e diffuse anche in Friuli
Venezia Giulia provocando seri danni all'ambiente e
all'agricoltura, è l'obiettivo del disegno di legge della Giunta,
discusso in Consiglio regionale congiuntamente a una proposta di
legge a firma Mara Piccin del Gruppo di Forza Italia, e approvato
a larga maggioranza: 34 sì, 5 no (M5S) e 1 astenuto (Novelli-FI).
Il provvedimento - come ha specificato Diego Moretti (Pd),
relatore di maggioranza - intende tutelate le produzioni
zoo-agro-forestali, l'idrografia, le opere idrauliche attraverso
il contenimento finalizzato all'eradicazione delle nutrie con
l'utilizzo di metodi selettivi.
Verrà predisposto un piano triennale di eradicazione della nutria
che conterrà modalità, criteri e misure e definirà metodi e
soggetti autorizzati alla sua attuazione e che sarà monitorato
per misurarne l'efficacia, ma anche per un controllo sanitario
finalizzato alla prevenzione di malattie trasmissibili all'uomo.
Mara Piccin - relatore di minoranza - ha affermato di condividere
gran parte del testo proposto dal comitato ristretto, anche se ci
sono alcuni aspetti che hanno avuto bisogno di qualche
approfondimento.
Due problemi che andranno risolti, a giudizio di Mara Piccin,
sono il controllo della nutria nelle aree urbane attraverso
imprese di disinfestazione e una soluzione efficace anche alla
proliferazione dei cinghiali e ai conseguenti gravi danni che
provocano alle colture e ai pericoli che rappresentano per la
circolazione stradale.
Pur nella consapevolezza che la nutria rappresenti un problema,
contesta invece il provvedimento Ilaria Dal Zovo (M5S), anch'essa
relatore di minoranza, per gli errori che contiene (non esiste
nella letteratura scientifica il concetto di "idrografia
superiore", che con un emendamento è stato poi modificato
togliendo il termine "superiore"), perché è sbagliato un
approccio così settoriale, come se sopprimere tutti gli individui
di una specie fosse sufficiente a riequilibrare il territorio e a
conservare le comunità native.
Inoltre, ritiene che invece di disinfestazione si debba parlare
di ragionevole gestione di una specie non autoctona: non metodi
letali quindi, ma azioni che riducano al minimo l'impatto sulle
specie non destinatarie degli interventi.
La modalità degli interventi - così nel suo intervento
l'assessore Paolo Panontin - tiene conto degli scarsi effetti
delle norme pianificatorie già in atto e si rapporta con un
progetto scientifico dell'Università di Udine finalizzato al
contenimento delle nutrie in modo non cruento per limitare i
danni che provocano.
Questo progetto, però, avrà tempi di realizzazione non immediati,
quindi dobbiamo intanto concentrarci sull'obiettivo primario di
contenere il più possibile una specie invasiva, non originaria,
dannosa, che ha un alto indice di riproduttività e lo facciano
estendendo il campo dei soggetti che possono provvedere alle
azioni individuate, soggetti anche diversi dalla Pubblica
amministrazione, che però seguiranno una programmazione
scientifica validata dall'Ispra (Istituto superiore per la
protezione e la ricerca ambientale), il massimo ente scientifico
nazionale in questo campo.
Accolti dalla Giunta anche due ordini del giorno: sulla
possibilità di indennizzare i danni provocati dalle nutrie e sul
contrasto alla proliferazione dei cinghiali.
(immagini tv)
(segue)