FI: Novelli, riconoscere e valorizzare la figura del caregiver
(ACON) Trieste, 1 giu - COM/AB - "Riconoscere, valorizzare e
sostenere economicamente la figura del caregiver familiare
(termine inglese che identifica colui che presta cure e
assistenza) una figura fondamentale che risponde al bisogno
affettivo, relazionale e di sicurezza del proprio caro, effettua
il disbrigo di pratiche amministrative, si rapporta con gli
operatori dei servizi e si prende cura - direttamente o con
l'aiuto di terzi - del supporto alle funzioni di vita quotidiana
delle persone assistite".
E' quanto chiede il consigliere regionale di Forza Italia Roberto
Novelli in una mozione sottoscritta anche dagli altri colleghi
del Gruppo.
"L'Istat, con un'indagine multiscopo del 2010 - rileva Novelli -
ha stimato che nel nostro Paese siano oltre 3.329.000 le persone
che, nel contesto familiare, si prendono cura regolarmente di
adulti, anziani, malati e disabili. Si tratta prevalentemente di
donne, con famiglia e figli, di età compresa tra 45 e 55 anni
che, per dare cura, spesso sono costrette a lasciare il lavoro".
"Una figura fondamentale per la vita familiare che, però, non
viene in alcun modo tutelata o riconosciuta. Mentre infatti
l'impianto normativo nazionale in materia di welfare dedicato
alla tutela delle persone in situazione di disabilità già da
tempo prevede facilitazioni per i lavoratori con familiari
portatori di handicap grave (quali ad esempio permessi mensili e
congedi biennali retribuiti), per i caregiver vi sono soltanto
vari disegni di legge all'esame del Parlamento".
"Una totale carenza di supporto che ha gravi conseguenze sia
sulla qualità della vita (in considerazione del perdurare della
malattia dell'assistito), sia sugli aspetti sociali e soprattutto
economici e lavorativi. Senza contare il fatto che continuare a
seguire il malato nella propria casa può rappresentare un
notevole risparmio per la società".
"Da qui l'improcrastinabile necessità di disciplinare il suo
riconoscimento e sostegno, come avviene già peraltro in molti
Stati membri dell'Unione Europea. Riconoscimento sia per
valorizzarne la funzione sociale, ma anche per ottenere diritti
quali l'informazione, la formazione, il sollievo e il supporto
nelle emergenze, la valorizzazione delle competenze acquisite,
oltre a forme di defiscalizzazione delle spese di cura e
politiche di conciliazione".
"Chiedo quindi alla Giunta regionale di attivarsi presso il
Parlamento nazionale in questo senso, mettendo anche a punto
un'informazione e una comunicazione esauriente e precisa a
famiglie e operatori del sistema (medici di medicina generale,
assistenti sociali, associazioni del terzo settore)".
"Parallelamente - conclude Novelli - si potrebbe anche valutare,
in seno al progetto Pronto badante, la possibilità di prevedere
un progetto di sostegno, anche a coloro che già usufruiscono di
una badante, per coadiuvare le famiglie nelle coperture di
periodi di assenza, oltre a consentire ai caregivers di potersi
assentare per effettuare periodi di cura".