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Sel-FVG: Lauri, legge elettorale, parità nelle liste, due mandati

08.06.2017
18:14
(ACON) Trieste, 8 giu - COM/MPB - "A ulteriore rafforzamento della scelta di introdurre la doppia preferenza di genere, oggi abbiamo avanzato una ulteriore proposta per comporre le liste elettorali dando a uomini e donne pari opportunità, e cioè comporre le liste con il 50% di uomini e donne, maggiorando con una candidatura in più il numero massimo dei candidati in ciascuna lista nei casi in cui una determinata circoscrizione elettorale elegga un numero di consiglieri dispari: una presenza eguale di candidati uomini e candidate donne dà agli elettori e alle elettrici la possibilità di scegliere fra liste che diventeranno tutte più rappresentative della composizione di genere di un corpo sociale in cui la presenza di uomini e donne è tendenzialmente paritaria. La difficoltà che a volte si riscontra a comporre le liste è culturale, se c'è la volontà politica le candidature si trovano".

Lo ha affermato oggi nella V Commissione del Consiglio regionale Giulio Lauri, consigliere di Sel per il Friuli Venezia Giulia, illustrando il testo di un emendamento con cui si propone di introdurre nella legge elettorale, oltre alla doppia preferenza di genere, anche l'obbligo di una presenza paritaria di uomini e donne all'interno delle liste in tutte le circoscrizioni elettorali, comprese quelle che attualmente eleggono un numero dispari di Consiglieri. Su richiesta di altri consiglieri, l'emendamento è stato ritirato per essere ripresentato e discusso direttamente in Aula.

"Quanto al numero dei mandati dei Consiglieri regionali - ha aggiunto Lauri, intervenendo sull'altro nodo che oggi ha visto posizioni diverse anche nella maggioranza - è inevitabile che su questa legislatura, pur caratterizzata da un grandissimo ricambio e da comportamenti più che virtuosi, specialmente in confronto al passato, ricadano le colpe di quelle precedenti: l'antipolitica va combattuta perché non è vero che in politica tutti sono uguali, però i cittadini si aspettano che chi fa politica dimostri di sapersi mettere in discussione. Se hai già fatto il consigliere regionale per dieci anni di seguito non deve essere una bestemmia prendere una pausa ed eventualmente verificare la volta dopo se i cittadini ti danno ancora fiducia e ti rivotano" - ha concluso Lauri motivando la scelta di difendere l'abbassamento del numero massimo dei mandati consecutivi in Consiglio regionale da tre a due.