Sel-FVG: Lauri, legge elettorale, parità nelle liste, due mandati
(ACON) Trieste, 8 giu - COM/MPB - "A ulteriore rafforzamento
della scelta di introdurre la doppia preferenza di genere, oggi
abbiamo avanzato una ulteriore proposta per comporre le liste
elettorali dando a uomini e donne pari opportunità, e cioè
comporre le liste con il 50% di uomini e donne, maggiorando con
una candidatura in più il numero massimo dei candidati in
ciascuna lista nei casi in cui una determinata circoscrizione
elettorale elegga un numero di consiglieri dispari: una presenza
eguale di candidati uomini e candidate donne dà agli elettori e
alle elettrici la possibilità di scegliere fra liste che
diventeranno tutte più rappresentative della composizione di
genere di un corpo sociale in cui la presenza di uomini e donne è
tendenzialmente paritaria. La difficoltà che a volte si riscontra
a comporre le liste è culturale, se c'è la volontà politica le
candidature si trovano".
Lo ha affermato oggi nella V Commissione del Consiglio regionale
Giulio Lauri, consigliere di Sel per il Friuli Venezia Giulia,
illustrando il testo di un emendamento con cui si propone di
introdurre nella legge elettorale, oltre alla doppia preferenza
di genere, anche l'obbligo di una presenza paritaria di uomini e
donne all'interno delle liste in tutte le circoscrizioni
elettorali, comprese quelle che attualmente eleggono un numero
dispari di Consiglieri. Su richiesta di altri consiglieri,
l'emendamento è stato ritirato per essere ripresentato e discusso
direttamente in Aula.
"Quanto al numero dei mandati dei Consiglieri regionali - ha
aggiunto Lauri, intervenendo sull'altro nodo che oggi ha visto
posizioni diverse anche nella maggioranza - è inevitabile che su
questa legislatura, pur caratterizzata da un grandissimo ricambio
e da comportamenti più che virtuosi, specialmente in confronto al
passato, ricadano le colpe di quelle precedenti: l'antipolitica
va combattuta perché non è vero che in politica tutti sono
uguali, però i cittadini si aspettano che chi fa politica
dimostri di sapersi mettere in discussione. Se hai già fatto il
consigliere regionale per dieci anni di seguito non deve essere
una bestemmia prendere una pausa ed eventualmente verificare la
volta dopo se i cittadini ti danno ancora fiducia e ti rivotano"
- ha concluso Lauri motivando la scelta di difendere
l'abbassamento del numero massimo dei mandati consecutivi in
Consiglio regionale da tre a due.