Consigli regionali: RAI, federalismo fiscale, rappr. di genere
(ACON) Trieste, 9 giu - MPB - La Conferenza dei presidenti dei
Parlamenti regionali, coordinata dal presidente del Consiglio
regionale FVG Franco Iacop, e riunita oggi a Roma in Assemblea
plenaria, ha discusso e approvato all'unanimità un ordine del
giorno per un intervento urgente per evitare il ridimensionamento
delle sedi RAI regionali e per il rinnovo della convenzione
Stato-RAI.
Proposto da Iacop, il documento riprende una mozione del
Consiglio regionale del FVG votata unanimemente dall'Aula lo
scorso 4 maggio e con esso si è definito di impegnare le giunte
regionali ad attivarsi presso il presidente del Consiglio dei
Ministri ed il ministro competente per tutelare e salvaguardare
l'articolazione regionale del servizio radiotelevisivo pubblico
RAI e le sedi RAI regionali da qualsiasi ipotesi di chiusura o
ridimensionamento o accorpamento, e in particolare per la piena
attuazione delle previsioni normative riguardanti le sedi RAI
regionali quali centri di produzione decentrate per le esigenze
di promozione delle culture e di tutela delle minoranze
linguistiche eventualmente presenti nelle Regioni.
Fondamentale, per Iacop, che sia salvaguardata l'autonomia delle
sedi regionali della RAI, le quali non possono rischiare di
essere ridotte a mere redazioni periferiche, nell'interesse di
un'informazione locale autorevole che non può essere delegata
esclusivamente all'emittenza privata.
La Conferenza ha, inoltre, esaminato e condiviso nella sua
collegialità il documento unitario delle Regioni a Statuto
speciale e Province autonome presentato lo scorso 7 giugno in
Commissione Bicamerale per l'attuazione del federalismo fiscale.
In esso si fa il punto della situazione della specialità a quasi
dieci anni dalla legge su federalismo fiscale e dopo la crisi
finanziaria che ha investito il nostro Paese e si evidenzia la
necessità di rimettere in piedi un sistema efficace e solidale
per le autonomie locali: in tal senso le Assemblee delle
autonomie speciali auspicano un percorso credibile verso
un'autonomia finanziaria compiuta e un riequilibrio del
coordinamento finanziario centrale compatibile con un effettivo
sistema autonomistico.
Piena concordanza, infine, anche sul documento di indirizzo
riguardante il riequilibrio della rappresentanza di genere in
materia elettorale e che sollecita tutti i Consigli regionali a
tenerne conto nelle leggi elettorali regionali.