IV Comm: illustrato ddl territorio, edilizia, portualità, paesaggio
(ACON) Trieste, 13 giu - RCM - Legge 'omnibus' per la vastità
dei temi trattati, ma comunque di manutenzione dell'esistente,
non di novità. Così l'assessore Mariagrazia Santoro, di fronte
alla IV Commissione consiliare, ha definito i 58 articoli del
disegno di legge n. 218 sullo sviluppo del sistema territoriale
regionale e sulla semplificazione in materia di edilizia e
infrastrutture, portualità e trasporti, urbanistica e lavori
pubblici, paesaggio e biodiversità.
La scelta di intervenire con questo strumento - ha spiegato
l'assessore nel corso dell'illustrazione - proviene, da un lato,
da esigenze sorte per risolvere criticità circoscritte e dar così
corso ai provvedimenti amministrativi necessari e, dall'altro
lato, per dare risposta alle indicazioni provenienti da soggetti
esterni e permettere così all'amministrazione regionale un
miglioramento dei propri interventi sotto il profilo
dell'incisività e dell'efficacia.
Passando all'esame dell'articolato, il ddl è suddiviso in nove
Titoli che disciplinano rispettivamente: Titolo I Oggetto e
finalità; Titolo II Potenziamento e razionalizzazione delle
infrastrutture marittime e fluviali; Titolo III Misure per
l'attuazione del trasferimento delle funzioni provinciali alla
Regione e interventi a sostegno del trasporto pubblico regionale
e locale, merci, dell'intermodalità e della viabilità; Titolo IV
Sviluppo territoriale e semplificazioni in materia di lavori
pubblici; Titolo V Disposizioni in materia di paesaggio e
biodiversità; Titolo VI Misure di semplificazione in materia
edilizia e nell'ambito della normativa tecnica delle costruzioni;
Titolo VII Modifiche alla disciplina regionale in materia di
pianificazione territoriale; Titolo VIII Norme in materia di
edilizia contributiva; Titolo IX Abrogazioni e disposizioni
transitorie e finali.
Ecco che, tra le varie disposizioni, si nota che particolare
attenzione è data alla manutenzione dei beni del demanio
navigabile sito nella laguna di Marano-Grado, le cui funzioni,
dopo la dismissione della struttura commissariale avvenuta nel
2012, ora sono integralmente svolte dalla Regione. I sedimenti
sono considerati una risorsa, perciò dovrà essere sempre
consentito il mantenimento dei sedimenti in loco e il riutilizzo
per ripristini morfologici atti a contrastare l'erosione e la
perdita di materiale sedimentario sia in ambito lagunare, sia
fluviale e litoraneo costiero. I lavori di scavo vero e proprio
non richiedono specifiche autorizzazioni trattandosi di ordinarie
pulizie dei fondali, solo le possibilità e le modalità di
conferimento richiedono lo sviluppo delle necessarie verifiche ai
fini autorizzativi. Si prevede l'avvio di un progetto
sperimentale consistente in un servizio intermodale ferroviario
di trasporto di semilavorati di acciaio tra i porti della regione
e le aziende situate nelle zone industriali, finalizzato alla
riduzione del traffico su strada e all'incremento della connessa
sicurezza.
Il provvedimento non manca di tenere presenti le ricadute della
riforma dell'ordinamento degli enti locali e la soppressione
delle Province nella nostra regione, perciò si armonizza
l'attività della Motorizzazione civile in un contesto di servizio
unico regionale, e si disciplina la notificazione degli atti
amministrativi in materia di espropri semplificando procedure e
aspetti peculiari.
Si garantisce che parte delle risorse economiche regionali
risultanti a seguito della rimodulazione del progetto per la
realizzazione del collegamento stradale veloce Palmanova-Manzano
siano reinvestite nei territori del distretto della sedia. Si
consente l'assegnazione di anticipazioni finanziarie a favore
dell'ente locale per le diverse fasi e livelli progettuali purché
relativi alla medesima opera. Si esplicita l'ammissibilità dei
costi delle diagnosi strutturali propedeutiche e necessarie alla
redazione degli elaborati progettuali.
Si propone la soppressione della previsione di pubblicare il
Piano paesaggistico regionale solo a seguito della stipula
dell'accordo con gli organi ministeriali. Si recepiscono le
modifiche intervenute a livello nazionale, con il decreto del
presidente della Repubblica n. 31 del 2017, quanto alla
semplificazione del procedimento per il rilascio
dell'autorizzazione paesaggistica: le norme del decreto in
questione sono immediatamente efficaci nelle regioni a statuto
ordinario, mentre nelle regioni a statuto speciale devono essere
adottate opportune leggi di coordinamento. I regimi dei
contributi per la conservazione dei prati stabili e dei biotopi
sono modificati quali aiuti compatibili con il mercato interno
comunitario.
Diverse le modifiche necessitate dalla revisione dei regimi
edificatori. La proposta esplicita nella legge del settore
edilizio l'obiettivo del contenimento del consumo di suolo, già
proprio della disciplina urbanistica, nonché la promozione della
sicurezza sismica degli edifici. Diverse modifiche sono
finalizzate al coordinamento tra il testo di legge e il
regolamento di attuazione in relazione alla piattaforma
telematica funzionale all'attività di vigilanza sugli abusi
edilizi (cd. Osservatorio abusi). Si precisa la documentazione
che deve essere allegata alla richiesta di accertamento della
conformità urbanistica riconducendola a quella prevista dalla
normativa in materia di lavori pubblici sia regionale sia
nazionale per i diversi livelli di progettazione. Sono, inoltre,
dettagliati i contenuti dell'elaborato 'Studio di inserimento
urbanistico' con gli elementi indispensabili a dimostrare che
l'opera possa essere ritenuta compatibile con le previsioni degli
strumenti urbanistici e con l'assetto del territorio. Si
garantisce idoneo supporto nell'identificazione degli interventi
eseguibili in edilizia libera qualora interessino comparti
'extra-residenziali'.
E ancora, per l'attestazione dei requisiti posti alla base
dell'agibilità non è più previsto il rilascio di un certificato
da parte del Comune, bensì una segnalazione certificata a cura di
un professionista abilitato. In tema di oneri cosiddetti ex
Bucalossi, si precisa la portata dell'istituto e si ampliano le
fattispecie di esonero in funzione del perseguimento
dell'obiettivo del contenimento del consumo di nuovo suolo
(sostenendo gli interventi edilizi e urbanistici che mirano al
recupero del patrimonio edilizio esistente, in primis
manutenzioni e ristrutturazioni). Alcune modifiche concernono,
infine, precisazioni in ordine al procedimento volto al rilascio
del permesso di costruire e il suo adeguamento alle nuove misure
semplificatorie sul punto. Si intende, poi, disciplinare le
modalità con le quali la Regione effettua gli accertamenti
necessari a verificare il rispetto delle norme tecniche
antisismiche per assicurare la tutela della pubblica incolumità.
Si esplica la possibilità di consentire sia la modifica delle
norme di attuazione sia l'ampliamento delle zone urbanistiche
occupate da insediamenti singoli esistenti, destinati a funzioni
extra-residenziali mediante varianti di livello comunale,
disponendo precisi limiti di operatività. Si garantisce
l'adeguamento della normativa di settore a seguito dell'entrata
in vigore della legge regionale 21/2015 che ha apportato
modifiche alla disciplina relativa alle varianti di livello
comunale, nonché il coordinamento con la legge regionale sul
commercio.
Non da ultimo, il ddl prevede che l'affidamento degli incarichi
per la verifica della sicurezza strutturale degli edifici
pubblici debba avvenire entro sei mesi 'dal decreto di
concessione', pena la revoca del contributo. La legge di
stabilità nazionale ha previsto che l'Inail costruisca edifici
scolastici utilizzando fondi propri contro il versamento di un
canone di locazione da parte delle Regioni interessate; la nostra
Regione ha espresso l'interesse ad avere scuole nuove per almeno
20 milioni di euro; considerato che il canone ammonta al 3%
annuo, è necessario prevedere i fondi per l'erogazione dei canoni
dal momento in cui le scuole saranno costruite e consegnate, per
cui si ritiene di dover prevedere i fondi almeno dal 2019 in poi.
La Commissione ha proseguito la giornata di lavori ascoltando il
parere di numerosi soggetti direttamente coinvolti dalle proposte
giuntali contenute nel ddl 218; l'esame del provvedimento è già
in calendario per il 21 giugno prossimo.
(immagini tv)