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IV Comm: illustrato ddl territorio, edilizia, portualità, paesaggio

13.06.2017
14:44
(ACON) Trieste, 13 giu - RCM - Legge 'omnibus' per la vastità dei temi trattati, ma comunque di manutenzione dell'esistente, non di novità. Così l'assessore Mariagrazia Santoro, di fronte alla IV Commissione consiliare, ha definito i 58 articoli del disegno di legge n. 218 sullo sviluppo del sistema territoriale regionale e sulla semplificazione in materia di edilizia e infrastrutture, portualità e trasporti, urbanistica e lavori pubblici, paesaggio e biodiversità.

La scelta di intervenire con questo strumento - ha spiegato l'assessore nel corso dell'illustrazione - proviene, da un lato, da esigenze sorte per risolvere criticità circoscritte e dar così corso ai provvedimenti amministrativi necessari e, dall'altro lato, per dare risposta alle indicazioni provenienti da soggetti esterni e permettere così all'amministrazione regionale un miglioramento dei propri interventi sotto il profilo dell'incisività e dell'efficacia. Passando all'esame dell'articolato, il ddl è suddiviso in nove Titoli che disciplinano rispettivamente: Titolo I Oggetto e finalità; Titolo II Potenziamento e razionalizzazione delle infrastrutture marittime e fluviali; Titolo III Misure per l'attuazione del trasferimento delle funzioni provinciali alla Regione e interventi a sostegno del trasporto pubblico regionale e locale, merci, dell'intermodalità e della viabilità; Titolo IV Sviluppo territoriale e semplificazioni in materia di lavori pubblici; Titolo V Disposizioni in materia di paesaggio e biodiversità; Titolo VI Misure di semplificazione in materia edilizia e nell'ambito della normativa tecnica delle costruzioni; Titolo VII Modifiche alla disciplina regionale in materia di pianificazione territoriale; Titolo VIII Norme in materia di edilizia contributiva; Titolo IX Abrogazioni e disposizioni transitorie e finali.

Ecco che, tra le varie disposizioni, si nota che particolare attenzione è data alla manutenzione dei beni del demanio navigabile sito nella laguna di Marano-Grado, le cui funzioni, dopo la dismissione della struttura commissariale avvenuta nel 2012, ora sono integralmente svolte dalla Regione. I sedimenti sono considerati una risorsa, perciò dovrà essere sempre consentito il mantenimento dei sedimenti in loco e il riutilizzo per ripristini morfologici atti a contrastare l'erosione e la perdita di materiale sedimentario sia in ambito lagunare, sia fluviale e litoraneo costiero. I lavori di scavo vero e proprio non richiedono specifiche autorizzazioni trattandosi di ordinarie pulizie dei fondali, solo le possibilità e le modalità di conferimento richiedono lo sviluppo delle necessarie verifiche ai fini autorizzativi. Si prevede l'avvio di un progetto sperimentale consistente in un servizio intermodale ferroviario di trasporto di semilavorati di acciaio tra i porti della regione e le aziende situate nelle zone industriali, finalizzato alla riduzione del traffico su strada e all'incremento della connessa sicurezza.

Il provvedimento non manca di tenere presenti le ricadute della riforma dell'ordinamento degli enti locali e la soppressione delle Province nella nostra regione, perciò si armonizza l'attività della Motorizzazione civile in un contesto di servizio unico regionale, e si disciplina la notificazione degli atti amministrativi in materia di espropri semplificando procedure e aspetti peculiari.

Si garantisce che parte delle risorse economiche regionali risultanti a seguito della rimodulazione del progetto per la realizzazione del collegamento stradale veloce Palmanova-Manzano siano reinvestite nei territori del distretto della sedia. Si consente l'assegnazione di anticipazioni finanziarie a favore dell'ente locale per le diverse fasi e livelli progettuali purché relativi alla medesima opera. Si esplicita l'ammissibilità dei costi delle diagnosi strutturali propedeutiche e necessarie alla redazione degli elaborati progettuali.

Si propone la soppressione della previsione di pubblicare il Piano paesaggistico regionale solo a seguito della stipula dell'accordo con gli organi ministeriali. Si recepiscono le modifiche intervenute a livello nazionale, con il decreto del presidente della Repubblica n. 31 del 2017, quanto alla semplificazione del procedimento per il rilascio dell'autorizzazione paesaggistica: le norme del decreto in questione sono immediatamente efficaci nelle regioni a statuto ordinario, mentre nelle regioni a statuto speciale devono essere adottate opportune leggi di coordinamento. I regimi dei contributi per la conservazione dei prati stabili e dei biotopi sono modificati quali aiuti compatibili con il mercato interno comunitario.

Diverse le modifiche necessitate dalla revisione dei regimi edificatori. La proposta esplicita nella legge del settore edilizio l'obiettivo del contenimento del consumo di suolo, già proprio della disciplina urbanistica, nonché la promozione della sicurezza sismica degli edifici. Diverse modifiche sono finalizzate al coordinamento tra il testo di legge e il regolamento di attuazione in relazione alla piattaforma telematica funzionale all'attività di vigilanza sugli abusi edilizi (cd. Osservatorio abusi). Si precisa la documentazione che deve essere allegata alla richiesta di accertamento della conformità urbanistica riconducendola a quella prevista dalla normativa in materia di lavori pubblici sia regionale sia nazionale per i diversi livelli di progettazione. Sono, inoltre, dettagliati i contenuti dell'elaborato 'Studio di inserimento urbanistico' con gli elementi indispensabili a dimostrare che l'opera possa essere ritenuta compatibile con le previsioni degli strumenti urbanistici e con l'assetto del territorio. Si garantisce idoneo supporto nell'identificazione degli interventi eseguibili in edilizia libera qualora interessino comparti 'extra-residenziali'.

E ancora, per l'attestazione dei requisiti posti alla base dell'agibilità non è più previsto il rilascio di un certificato da parte del Comune, bensì una segnalazione certificata a cura di un professionista abilitato. In tema di oneri cosiddetti ex Bucalossi, si precisa la portata dell'istituto e si ampliano le fattispecie di esonero in funzione del perseguimento dell'obiettivo del contenimento del consumo di nuovo suolo (sostenendo gli interventi edilizi e urbanistici che mirano al recupero del patrimonio edilizio esistente, in primis manutenzioni e ristrutturazioni). Alcune modifiche concernono, infine, precisazioni in ordine al procedimento volto al rilascio del permesso di costruire e il suo adeguamento alle nuove misure semplificatorie sul punto. Si intende, poi, disciplinare le modalità con le quali la Regione effettua gli accertamenti necessari a verificare il rispetto delle norme tecniche antisismiche per assicurare la tutela della pubblica incolumità.

Si esplica la possibilità di consentire sia la modifica delle norme di attuazione sia l'ampliamento delle zone urbanistiche occupate da insediamenti singoli esistenti, destinati a funzioni extra-residenziali mediante varianti di livello comunale, disponendo precisi limiti di operatività. Si garantisce l'adeguamento della normativa di settore a seguito dell'entrata in vigore della legge regionale 21/2015 che ha apportato modifiche alla disciplina relativa alle varianti di livello comunale, nonché il coordinamento con la legge regionale sul commercio.

Non da ultimo, il ddl prevede che l'affidamento degli incarichi per la verifica della sicurezza strutturale degli edifici pubblici debba avvenire entro sei mesi 'dal decreto di concessione', pena la revoca del contributo. La legge di stabilità nazionale ha previsto che l'Inail costruisca edifici scolastici utilizzando fondi propri contro il versamento di un canone di locazione da parte delle Regioni interessate; la nostra Regione ha espresso l'interesse ad avere scuole nuove per almeno 20 milioni di euro; considerato che il canone ammonta al 3% annuo, è necessario prevedere i fondi per l'erogazione dei canoni dal momento in cui le scuole saranno costruite e consegnate, per cui si ritiene di dover prevedere i fondi almeno dal 2019 in poi.

La Commissione ha proseguito la giornata di lavori ascoltando il parere di numerosi soggetti direttamente coinvolti dalle proposte giuntali contenute nel ddl 218; l'esame del provvedimento è già in calendario per il 21 giugno prossimo.

(immagini tv)