M5S: Ussai, disabilità, silenzio della giunta su voucher taxi
(ACON) Trieste, 15 giu - COM/MPB - "Da un anno e mezzo le
persone con disabilità del Friuli Venezia Giulia non possono più
usufruire dei contributi regionali che riguardano il diritto alla
mobilità. E nulla si sa sul futuro delle diverse iniziative
finalizzate all'accesso ai trasporti".
Il consigliere regionale del MoVimento 5 Stelle Andrea Ussai
riaccende i fari su una questione che continua a non essere
risolta.
"In ottemperanza delle norme per l'integrazione dei servizi e
degli interventi sociali e sanitari a favore delle persone con
disabilità, fino al 2015 - spiega Ussai - la Regione affidava
alle Province dei contributi per sostenere i costi per iniziative
finalizzate alla sperimentazione di modelli organizzativi
innovativi. Fra questi i "voucher taxi" - tra l'altro molto
utilizzati a Trieste - che permettevano l'accesso ai mezzi
attrezzati per trasportare anche le persone con disabilità che
utilizzano la carrozzina.
"Oggi, questa materia è di competenza esclusiva della Regione che
però non ha più concesso i contributi per il finanziamento dei
"voucher taxi", di fatto ostacolando l'inclusione sociale,
lavorativa, l'autodeterminazione e l'autonomia di queste persone.
"Da un anno con atti ufficiali - aggiunge il consigliere
regionale del M5S - stiamo chiedendo alla giunta Serracchiani di
spiegare cosa intenda fare in merito a questi contributi,
fondamentali per assicurare l'accesso ai trasporti da parte di
chi, nella vita di tutti i giorni, è già costretto ad affrontare
tante difficoltà. Purtroppo però dall'esecutivo regionale non è
giunta finora alcuna risposta.
"Contributi che non arrivano neppure ai taxisti. A Trieste i
mezzi per disabili in carrozzina della Radio Taxi Trieste,
infatti, si stanno via via logorando. Anche in questo caso, fino
a poco tempo fa il mantenimento di queste vetture speciali era
garantito da uno specifico finanziamento della Provincia. Da
quando però queste competenze sono passate alla Regione, anche su
questa situazione la giunta Serracchiani non dà certezze. Non si
sa ancora quanto sia stato finanziato né quando usciranno i nuovi
bandi.
"Sono inaccettabili le non risposte dell'esecutivo regionale su
un argomento così importante per le persone con disabilità.
"In questo momento - spiega Ussai - operano 24 ore su 24 a
Trieste 14 vetture attrezzate per disabili in carrozzina. A
definire i prezzi per l'utilizzo è un regolamento comunale e il
costo medio per una tratta in città si aggira attorno ai
12,00/13,00 euro, mentre i tempi di attesa per l'arrivo del taxi
sono mediamente di 5/10 minuti. Calcolando che statisticamente
ogni tassista fa quasi 2 corse al giorno, il numero di utenti
disabili che usufruiscono del trasporto risulta essere fra gli
8.000 e i 10.000 all'anno. Si tratta inoltre di un servizio -
aggiunge il consigliere pentastellato - particolarmente utile e
sfruttato durante le festività pasquali e natalizie.
"Il problema è che il parco macchine della Radio Taxi Trieste,
che fino a qualche tempo fa era di 16 vetture proprio grazie ai
contributi erogati periodicamente dalla Provincia, sta lentamente
diminuendo di anno in anno a causa del chilometraggio elevato
accumulatosi dai taxi più vecchi. Tra quelle acquistate con il
sostegno dei contributi della Provincia - precisa Ussai - ci sono
infatti 3 vetture con 8 anni di anzianità, 3 con 7 anni, 1 con 6
anni, 2 con 5 anni e le 3 più recenti hanno comunque 3 anni di
vita.
"Per dare continuità a questo servizio nella massima sicurezza e
puntualità, la Regione deve però garantire un graduale ricambio
di vetture chiamate a sostituire quelle a fine servizio. È bene
sapere inoltre che l'acquisto dell'autovettura rimane in carico
al singolo tassista che da solo molto spesso non è in grado di
accollarsi l'intero costo che si aggira sui 35.000 euro, tra
l'acquisto della macchina e il necessario adeguamento per il
trasporto delle carrozzine. I contributi che prima venivano
erogati dalla Provincia consentivano ai taxisti di coprire almeno
il costo dell'allestimento delle vetture per adeguarle al
servizio disabili.
"Senza contributi - conclude il portavoce del M5S - queste
iniziative, che hanno una valenza sociale molto rilevante,
rischiano di naufragare per sempre".