M5S: Dal Zovo/Ussai, comp. ambientale metanodotto Ts-Villesse
(ACON) Trieste, 15 giu - COM/MPB - Dopo un iter durato ben nove
anni, è spuntato pochi giorni fa il parere di compatibilità
ambientale del progetto "Metanodotto Trieste-Grado-Villesse",
strettamente collegato a quello del rigassificatore di Zaule.
Secondo le intenzioni dei proponenti, il metanodotto verrà
collegato alla rete di Snam Rete Gas per il terminale Gnl a Zaule
progettato dalla società Gas Natural. Decreto che ha
immediatamente scatenato la reazione del MoVimento 5 Stelle che
ha subito presentato una interpellanza urgente in Consiglio
regionale rivolta alla giunta Serracchiani.
"La Regione deve dire immediatamente se intenda agire - anche in
sede giudiziaria - contro il provvedimento di compatibilità
ambientale emesso lo scorso 12 giugno dal Ministero dell'Ambiente
e della tutela del territorio e del mare - attaccano i
consiglieri del M5S Ilaria Dal Zovo e Ussai -. L'esecutivo
regionale deve inoltre spiegare quali azioni intenda perseguire
per riaffermare "l'inequivocabile volontà" della Regione di non
autorizzare sul proprio territorio il terminale di ricevimento di
Gnl di grande scala a Zaule".
"Chiediamo anche che chi amministra il Friuli Venezia Giulia
faccia sentire la propria voce a livello governativo - aggiungono
Ussai e Dal Zovo -. Bisogna far sapere ai cittadini quali azioni
saranno adottate nei confronti sia del Ministero competente che
in ogni Conferenza dei servizi che venisse indetta per
scongiurare la realizzazione del metanodotto e di tutte le opere
ad esso collegate.
"Adesso anche il progetto del metanodotto, come quello del
rigassificatore di Zaule, ha ottenuto la procedura di
compatibilità ambientale emessa dai ministeri competenti.
Compatibilità ambientale che prevede la bellezza di 58
prescrizioni formulate dalla Commissione tecnica di verifica
dell'impatto ambientale Via/Vas, 17 prescrizioni del Ministero
dei beni e delle attività culturali e del turismo e 52
prescrizioni emesse dalla Regione FVG - spiegano Dal Zovo e
Ussai.
"Visto che la giunta Serracchiani si è sempre dichiarata
contraria sia al rigassificatore di Zaule e che al metanodotto,
chiediamo - dicono i due portavoce M5S - che venga impugnato
questo decreto come già fatto con quello del rigassificatore.
"Allo stesso tempo - concludono i consiglieri del M5S - chiediamo
alla presidente del Friuli Venezia Giulia di dire un secco no
anche a questo progetto quando sarà convocata l'apposita
Conferenza dei servizi".