II Comm: approvazione ddl 220, ass. Panontin e lavori a domani (2)
(ACON) Trieste, 22 giu - RCM - Mi impegno a rivedere la
questione macelli, coinvolgendo anche la direzione Salute, per
verificare se, prima dell'appuntamento con l'Aula, emerge
l'opportunità di riscrivere le nuove disposizioni.
Questa la promessa dell'assessore Panontin sedendosi al tavolo
della II Commissione consiliare, impegnata nell'approvazione del
ddl n. 220.
Evitiamo gli sprechi, ha ribadito il consigliere Marsilio (Pd) in
merito al macello di Pontebba; il problema è veramente serio per
il Carso, ha sottolineato Ret (AR).
Subito dopo, l'assessore ha esplicitato la lunga serie di
modifiche riferite agli articoli della legge regionale 6/2008
sulla programmazione dell'attività venatoria, tra cui specifiche
per l'organizzazione degli esami per le diverse abilitazioni;
previsioni più dettagliate sul recupero con cani da traccia della
fauna selvatica ferita; l'eliminazione di numerosi riferimenti
all'Associazione dei cacciatori; la previsione della concessione
scritta dei proprietari dei terreni all'istituzione delle zone
cinofile qualora la gestione di detta zona sia effettuata dalle
Riserve di caccia e dalle associazioni venatorie e cinofile; i
corsi per la caccia che non sono più organizzati dalla Regione,
che si limita a organizzare gli esami di abilitazione, ma dalle
Associazioni venatorie; l'obbligo per il cacciatore di tenere il
cane a guinzaglio e il fucile scarico e nel fodero quando si
muove a piedi per raggiungere il luogo o l'appostamento di caccia
e per allontanarsi da essi rispettivamente prima e dopo gli orari
consentiti per l'attività venatoria; lo stanziamento di 75mila
euro per il triennio 2017-2019 per ripagare famiglie e imprese
dai danni arrecati dalla fauna selvatica; limitazioni
all'utilizzo dei cani da seguita nella caccia agli ungulati.
Oltre agli articoli sino al numero 68, è stato approvato anche un
emendamento Piccin (FI)-Marsilio con cui si abroga la previsione
dei 5 colombacci dal limite delle specie migratorie cacciabili in
una giornata, come previsto dall'articolo 6 della legge regionale
24/1996 appunto sulle specie cacciabili e i periodi di attività
venatoria. La previsione, quindi, diventa: "Per ogni giornata di
caccia alla fauna selvatica migratoria non possono essere
abbattuti complessivamente da parte di un cacciatore più di
venticinque capi, dei quali non più di dieci anseriformi, sette
caradriformi, di cui non più di cinque beccacce.
"Temiamo l'impugnazione di una tale norma", ha affermato
l'assessore, ma la Commissione ha comunque accolto la
disposizione a maggioranza.
I lavori si sono così fermati; saranno ripresi domani mattina
alle 10.00 con l'approvazione degli articoli restanti e dei
numerosi emendamenti già spiegati dall'assessore Panontin.
(immagini tv)
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