News


II Comm: approvazione ddl 220, ass. Panontin e lavori a domani (2)

22.06.2017
18:29
(ACON) Trieste, 22 giu - RCM - Mi impegno a rivedere la questione macelli, coinvolgendo anche la direzione Salute, per verificare se, prima dell'appuntamento con l'Aula, emerge l'opportunità di riscrivere le nuove disposizioni.

Questa la promessa dell'assessore Panontin sedendosi al tavolo della II Commissione consiliare, impegnata nell'approvazione del ddl n. 220.

Evitiamo gli sprechi, ha ribadito il consigliere Marsilio (Pd) in merito al macello di Pontebba; il problema è veramente serio per il Carso, ha sottolineato Ret (AR).

Subito dopo, l'assessore ha esplicitato la lunga serie di modifiche riferite agli articoli della legge regionale 6/2008 sulla programmazione dell'attività venatoria, tra cui specifiche per l'organizzazione degli esami per le diverse abilitazioni; previsioni più dettagliate sul recupero con cani da traccia della fauna selvatica ferita; l'eliminazione di numerosi riferimenti all'Associazione dei cacciatori; la previsione della concessione scritta dei proprietari dei terreni all'istituzione delle zone cinofile qualora la gestione di detta zona sia effettuata dalle Riserve di caccia e dalle associazioni venatorie e cinofile; i corsi per la caccia che non sono più organizzati dalla Regione, che si limita a organizzare gli esami di abilitazione, ma dalle Associazioni venatorie; l'obbligo per il cacciatore di tenere il cane a guinzaglio e il fucile scarico e nel fodero quando si muove a piedi per raggiungere il luogo o l'appostamento di caccia e per allontanarsi da essi rispettivamente prima e dopo gli orari consentiti per l'attività venatoria; lo stanziamento di 75mila euro per il triennio 2017-2019 per ripagare famiglie e imprese dai danni arrecati dalla fauna selvatica; limitazioni all'utilizzo dei cani da seguita nella caccia agli ungulati.

Oltre agli articoli sino al numero 68, è stato approvato anche un emendamento Piccin (FI)-Marsilio con cui si abroga la previsione dei 5 colombacci dal limite delle specie migratorie cacciabili in una giornata, come previsto dall'articolo 6 della legge regionale 24/1996 appunto sulle specie cacciabili e i periodi di attività venatoria. La previsione, quindi, diventa: "Per ogni giornata di caccia alla fauna selvatica migratoria non possono essere abbattuti complessivamente da parte di un cacciatore più di venticinque capi, dei quali non più di dieci anseriformi, sette caradriformi, di cui non più di cinque beccacce.

"Temiamo l'impugnazione di una tale norma", ha affermato l'assessore, ma la Commissione ha comunque accolto la disposizione a maggioranza.

I lavori si sono così fermati; saranno ripresi domani mattina alle 10.00 con l'approvazione degli articoli restanti e dei numerosi emendamenti già spiegati dall'assessore Panontin.

(immagini tv)

(fine)