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M5S: Sergo, vigilanza coop., mettere mano a legge regionale

26.06.2017
14:26
(ACON) Trieste, 26 giu - COM/MPB - "Solo oggi, dopo quattro anni di governo del Friuli Venezia Giulia, la presidente Serracchiani si rammenta di chiedere al governo Gentiloni di mettere mano al sistema della vigilanza e del prestito sociale, distinguendo fra le cooperativa vere e quelle fasulle? Dopo tre anni di disastri - da noi annunciati e talvolta preannunciati - che hanno devastato il nostro sistema delle cooperative, siamo costretti a ricordare alla governatrice che lei stessa, in prima persona, non ha ancora messo mano alla legge regionale sulla vigilanza".

Il capogruppo del MoVimento 5 Stelle in Consiglio regionale, Cristian Sergo, commenta così le ultime esternazioni di Debora Serracchiani.

"Eppure - ricorda Sergo - abbiamo competenza legislativa per modificare questa normativa. Forse la presidente della Regione ritiene che il nostro sistema sia perfetto? - si chiede il consigliere pentastellato -. È quello che abbiamo sempre sostenuto anche noi affermando che la legge c'è ma non è stata applicata. Allora Serracchiani abbia il coraggio di dirlo anche ai soci risparmiatori che ci hanno rimesso il prestito sociale.

"È doveroso ricordare per l'ennesima volta quanto sia stato grave che un'amministrazione regionale non abbia esercitato il proprio potere di vigilanza, né nelle modalità né nei tempi previsti dalla legge. Nel caso di CoopCa - tanto per fare un esempio lampante - per mesi alcuni componenti del cda coinvolti nell'indagine sono stati lasciati tranquillamente al loro posto, nonostante le legittime richieste di avvicendamento avanzate dai soci. Eppure la legge regionale permetteva di agire anche in questo caso ma non si è fatto.

"Serracchiani dica piuttosto ai soci prestatori quando potranno rivedere i soldi andati in fumo. Sia a Trieste che a Tolmezzo c'è ancora gente che aspetta. Neppure sul lato dell'Isee che penalizza i soci è stato fatto qualcosa. Noi - conclude il consigliere pentastellato - abbiamo riportato la vicenda all'attenzione del Consiglio regionale con una mozione, ma deve essere il governo a muoversi".