Sel-FVG: Lauri, mozione velo della Lega solo strumentale
(ACON) Trieste, 27 giu - COM/RCM - "La mozione della Lega Nord
sul divieto all'uso del velo era politicamente strumentale in
quanto formulava di fatto l'equazione politica 'uso del velo
uguale terrorismo', mentre sappiamo bene non solo che i terribili
attentati avvenuti in questi ultimi anni in Europa non hanno
nulla a che fare col velo, ma anche che il nostro ordinamento
prevede già l'obbligo di farsi riconoscere quando richiesto da un
pubblico ufficiale".
Lo ha dichiarato Giulio Lauri, consigliere regionale di Sel-FVG,
commentando l'esito del voto con cui l'Aula ha respinto la
mozione della leghista Barbara Zilli con cui si chiedeva che la
Giunta Serracchiani introducesse il divieto all'uso del velo
negli uffici pubblici.
Lauri aggiunge: "Anche per questo è stato un bene che il PD e la
maggioranza non siano caduti nel tranello della Zilli, e peccato
invece che a correrle dietro siano stati i consiglieri del gruppo
Cittadini perché sono proprio i temi come questo quelli su cui
oggi, in Europa, passa lo spartiacque fra destra e sinistra, e
fra la brutta copia e l'originale quando viene il dunque i
cittadini scelgono sempre l'originale.
"Di fronte al dramma del terrorismo e al rischio della guerra di
religione - ha affermato Lauri per motivare il voto contrario
alla mozione - contano solo due cose, i controlli di sicurezza e
il confronto culturale, non certo l'introduzione di divieti che
riguardano gli usi e i costumi.
"Il velo per le donne è una pratica molto discutibile, ma le
donne musulmane vanno convinte con il confronto culturale, non
con dei divieti che rischiano di produrre l'effetto contrario a
quello che ci si prefigge, ovverossia fare crescere lo scontro
fra religioni anziché attenuarlo, così come invece bisogna fare
lavorando sull'integrazione, in particolare fra i giovani".