LN: Zilli, la mozione sul burqa divide il centrosinistra
(ACON) Trieste, 27 giu - COM/RCM - La maggioranza in Consiglio
regionale si è spaccata sulla mozione che impegnava la Giunta ad
assicurare la massima efficacia dei controlli di sicurezza
interni a tutti gli edifici istituzionali, ospedali, scuole e
altre sedi pubbliche, vietando l'occultamento del volto dei
soggetti che vi accedono.
E' il commento a latere della consigliera regionale della Lega
Nord, Barbara Zilli, all'abrogazione in Aula della sua mozione
contro la copertura del volto.
Il maldestro tentativo della sinistra di tacciare come
strumentale la mozione è davvero imbarazzante. Alla vigilia
dell'ultima tornata amministrativa, il Pd dichiarava di essere
d'accordo con lo spirito della mozione salvo cambiare idea
stamattina, al momento del voto. La realtà - prosegue l'esponente
di centrodestra - è una soltanto: la legge del '75, nata nei
tempi bui del terrorismo, non viene applicata perché c'è chi
ritiene prevalente il rispetto dei dettami della propria
religione al dovere inderogabile di garantire l'ordine pubblico e
la convivenza civile.
Le iniziative come la mozione odierna e il regolamento di polizia
del Comune di Monfalcone sono atti necessari e di buonsenso. La
contrarietà espressa dal Pd è l'ennesimo disperato tentativo di
sminuire le gravi conseguenze dell'integrazione a tutti i costi
voluta dalla Serracchiani e dai suoi. Anche il gruppo dei
Cittadini - è l'ultimo commento della Zilli - si è spaccato in
Aula: tentano disperatamente di tenere il piede in due scarpe?
Sul burqa il centrosinistra ha perso la faccia. Non l'ha
nascosta, l'ha proprio persa.