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LN: Zilli, la mozione sul burqa divide il centrosinistra

27.06.2017
18:40
(ACON) Trieste, 27 giu - COM/RCM - La maggioranza in Consiglio regionale si è spaccata sulla mozione che impegnava la Giunta ad assicurare la massima efficacia dei controlli di sicurezza interni a tutti gli edifici istituzionali, ospedali, scuole e altre sedi pubbliche, vietando l'occultamento del volto dei soggetti che vi accedono.

E' il commento a latere della consigliera regionale della Lega Nord, Barbara Zilli, all'abrogazione in Aula della sua mozione contro la copertura del volto.

Il maldestro tentativo della sinistra di tacciare come strumentale la mozione è davvero imbarazzante. Alla vigilia dell'ultima tornata amministrativa, il Pd dichiarava di essere d'accordo con lo spirito della mozione salvo cambiare idea stamattina, al momento del voto. La realtà - prosegue l'esponente di centrodestra - è una soltanto: la legge del '75, nata nei tempi bui del terrorismo, non viene applicata perché c'è chi ritiene prevalente il rispetto dei dettami della propria religione al dovere inderogabile di garantire l'ordine pubblico e la convivenza civile.

Le iniziative come la mozione odierna e il regolamento di polizia del Comune di Monfalcone sono atti necessari e di buonsenso. La contrarietà espressa dal Pd è l'ennesimo disperato tentativo di sminuire le gravi conseguenze dell'integrazione a tutti i costi voluta dalla Serracchiani e dai suoi. Anche il gruppo dei Cittadini - è l'ultimo commento della Zilli - si è spaccato in Aula: tentano disperatamente di tenere il piede in due scarpe? Sul burqa il centrosinistra ha perso la faccia. Non l'ha nascosta, l'ha proprio persa.