AR: Ret, sul Punto Franco di Trieste ora tocca alla Regione
(ACON) Trieste, 28 giu - COM/RCM - "Il Punto Franco è una
conquista storica, epocale. Ma per ora siamo a metà del guado.
Servono investimenti importanti per potenziare i servizi, la
viabilità e la logistica. Adesso tocca alla Regione".
Così Giorgio Ret, consigliere regionale di Autonomia
Responsabile, nell'esprimere "soddisfazione ed entusiasmo per un
traguardo storico, tuttavia dobbiamo tenere i piedi ben piantati
a terra e comprendere che il decreto che dà attuazione al regime
speciale costituisce semplicemente l'innesco di un processo che
deve essere seguito con molta attenzione.
"Il Punto Franco sulla carta riduce i costi, garantisce più
servizi e alimenta una ripresa occupazionale di grande rilevanza.
Per passare dal potenziale all'attuazione, serve un piano
regionale per lo sviluppo dell'area portuale che deve essere
sostenuto da fondi consistenti. Non basta l'annuncio, questa è,
forse, la più grande sfida per la Trieste di domani. Dobbiamo
vincerla tutti assieme, a prescindere dalle appartenenze. La
Regione deve sostenere il Comune e lavorare per dare una
prospettiva a Trieste.
"Significativo - così ancora Ret - che il Punto Franco decolli
proprio a poche settimane dalla celebrazione dei 300 anni dalla
nascita di Maria Teresa d'Austria. La regina, con straordinaria
lungimiranza, aveva gettato le basi per lo sviluppo della nostra
città, e aveva individuato nel Punto Franco un aspetto
imprescindibile per la crescita di Trieste. Finalmente, dopo tre
secoli, quel progetto, ovviamente rivisto in chiave moderna e
innovativa, esce dai cassetti polverosi della storia e si
manifesta nella sua grandiosità. Per ora, solo sulla carta.
Presto, auspicabilmente, anche nei fatti".