CR: ddl funghi, relatrice di minoranza Piccin (3)
(ACON) Trieste, 29 giu - CMC - E' un disegno di legge che crea
una base normativa capace di incidere sulla salvaguardia di un
bene di cui si riconosce l'importanza naturalistica, "ma non
raggiunge l'obiettivo della tutela della salute e della tanto
invocata semplificazione".
Esordisce così Mara Piccin (FI), relatore di minoranza in Aula
del provvedimento che norma la raccolta e la commercializzazione
di funghi epigei spontanei nel territorio regionale e aggiunge:
"le audizioni dei portatori di interesse hanno fatto emergere
problematiche non banali come le ricadute sanitarie e ambientali
negative della proposta giuntale, che necessitano di
riaggiustamenti".
Al primo punto la Piccin pone la corretta informazione e l'opera
di sensibilizzazione, presupposti per garantire la salvaguardia e
il rispetto dell'ecosistema. "I raccoglitori - ha affermato
Piccin - dovranno garantire un grado di preparazione che assicuri
la corretta conoscenza delle caratteristiche delle specie e delle
tecniche di raccolta che non danneggino l'apparato riproduttore
fungino, oltre alla conoscenza delle tecniche di conservazione e
di preparazione del raccolto. Dalle audizioni abbiamo compreso
che la maggior parte delle gravi intossicazioni non sono dovute
all'ingestione di funghi velenosi, ma di funghi commestibili,
conservati o cotti in modo non corretto".
L'esponente azzurra ha quindi ribadito la necessità di prevedere
per legge un colloquio che valuti l'idoneità dell'aspirante
raccoglitore, a tutela della propria salute e dell'ambiente.
In tema di permessi turistici andrebbero individuate agevolazioni
tali da consentire una rapida autorizzazione rilasciata anche da
strutture convenzionate, soluzione già praticata in diverse zone
turistiche montane, mentre la legge regionale, che prevede limiti
qualitativi e quantitativi alla raccolta, non dovrebbe vessare il
raccoglitore con inutili certificazioni legate alla raccolta nei
terreni di proprietà.
(immagini tv)
(segue)