Citt: Paviotti, bontà e stonature della legge sui funghi
(ACON) Trieste, 29 giu - COM/RCM - "Il Consiglio regionale ha
approvato la legge che disciplina la raccolta dei funghi in
Friuli Venezia Giulia. Sono stato relatore di maggioranza e la
fatica per superare una serie di problemi e di vicendevoli
contrarietà è stata davvero tanta".
Questo lo sfogo di Pietro Paviotti (Cittadini) dopo i lavori
dell'Aula.
Bisognava combinare i legittimi interessi degli appassionati del
settore - spiega il consigliere - e quelli, sempre legittimi, dei
Comuni montani che realizzano parte dei loro introiti anche dalle
tariffe pagate dai raccoglitori e chiedono di mantenere le
risorse storiche.
Paviotti rammenta, quindi, che la prima questione dibattuta è
stata la partecipazione o meno a un corso, poi approvato come
obbligatorio, e il conseguente superamento di una prova orale.
Seconda questione, quanto si paga per poter raccogliere. Il testo
inizialmente prevedeva 50 euro per la raccolta sull'intero
territorio regionale; 25 euro per la raccolta sul territorio di
una singola Uti; gratuito per il residente di un Comune che
raccoglie entro i confini comunali.
Personalmente - così ancora Paviotti - ritenevo equilibrata
questa proposta. Succede, però, che in Aula il Pd presenta un
emendamento che porta la tariffa regionale a 70 euro. Ho cercato
di spiegare perché a mio avviso era una proposta sbagliata: la
tariffa di 50 euro è già stata determinata in norma transitoria
qualche mese fa; fare adesso un aumento del 40% è sproporzionato;
il limite indicato è quello minimo e la Giunta può sempre
elevarlo. Ho chiesto dunque che si verifichi nel 2017 l'andamento
delle entrate e se queste garantiscono le risorse storiche ai
Comuni montani (come io credo che sarebbe stato con i 50 euro) si
mantiene la tariffa, diversamente si può aumentare; i territori
montani sono tutelati dal fatto che l'85% delle entrate saranno
loro devoluti; i residenti nei territori montani sono tutelati
dal fatto che possono raccogliere gratuitamente nel loro Comune;
se la tariffa regionale è ragionevole (50 euro), le persone sono
incentivate a usare questa modalità, diversamente preferiranno
pagare a una o due Uti (25 euro Uti) per risparmiare e, di
conseguenza, portare un minor gettito nelle casse della Regione e
dei Comuni. Ho anche fatto una proposta di mediazione che
ritenevo ragionevole: portare la tariffa da 50 a 60 euro, non a
70. Proposta però non accolta: voti favorevoli solo dei Cittadini
(3), di Sel-FVG (2), della LN (1) e di due assessori presenti
(Shaurli e Vito). Troppo pochi. Non è la fine del mondo ma
evidentemente non sono soddisfatto di questo risultato.
Infine, i turisti residenti in altra regione possono raccogliere,
durante il loro soggiorno in FVG, tramite permesso giornaliero e
pagando 5 euro al giorno (però massimo 10 giorni all'anno);
possono farlo senza autorizzazione della nostra Regione (corso +
esame); il turista ivi residente, invece, può fare il permesso
giornaliero ma deve aver ottenuto l'autorizzazione alla raccolta.
Questa è una buona soluzione - afferma Paviotti - perché mette al
riparo da furbizie di chi si finge turista per non fare i corsi
ma permette a chi viene da fuori di soggiornare da noi e
raccogliere funghi durante questo periodo.
Concludendo, per il consigliere si tratta di "un risultato
positivo con una stonatura che va accettata perché figlia della
crudele legge dei numeri che in democrazia, evidentemente, conta".