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GM: Violino, nuova legge orientamento nega diritti linguistici

29.06.2017
20:12
(ACON) Trieste, 29 giu - COM/RCM - Fa discutere la nuova legge regionale sulla formazione e l'orientamento nell'ambito dell'apprendimento permanente. Il presidente del Gruppo Misto, Claudio Violino, la definisce "un semplice restyling della legge regionale 76/1982 che non aggiunge niente di nuovo al precedente contesto normativo, se non adeguandolo in modo pedissequo alla norma nazionale e quindi rinunciando a priori a ogni declinazione specifica che sarebbe possibile introdurre grazie alla nostra autonomia speciale".

Il consigliere fa presente l'unica forma di salvaguardia introdotta: la tutela della minoranza linguistica slovena. "Io e il forzista Roberto Novelli (relatore di minoranza della legge) abbiamo presentato emendamenti atti a estendere le previsioni normative a tutela della lingua slovena anche alle altre minoranze linguistiche regionali riconosciute - ricorda Violino -, però non sono stati approvati. Gli emendamenti della Giunta hanno, invece, tenuto in considerazione solo la tutela dello sloveno. Si configura quindi una vera e propria disparità di trattamento tra lo sloveno e le altre minoranze linguistiche della regione, che questo provvedimento ignora.

"Si tratta solo di uno degli aspetti più discutibili di un provvedimento che nasce già vecchio, privo di strumenti innovativi per affrontare la necessità di connettere in modo sempre più stretto formazione e mercato del lavoro: la legge - chiude Violino - è anche finanziata in maniera inadeguata rispetto alle necessità e soprattutto rispetto alle affermazioni di principio sempre formulate da una maggioranza che, per l'ennesima volta, finisce per non ascoltare le sollecitazioni che vengono dal territorio e dagli operatori di settore".