GM: Violino, nuova legge orientamento nega diritti linguistici
(ACON) Trieste, 29 giu - COM/RCM - Fa discutere la nuova legge
regionale sulla formazione e l'orientamento nell'ambito
dell'apprendimento permanente. Il presidente del Gruppo Misto,
Claudio Violino, la definisce "un semplice restyling della legge
regionale 76/1982 che non aggiunge niente di nuovo al precedente
contesto normativo, se non adeguandolo in modo pedissequo alla
norma nazionale e quindi rinunciando a priori a ogni declinazione
specifica che sarebbe possibile introdurre grazie alla nostra
autonomia speciale".
Il consigliere fa presente l'unica forma di salvaguardia
introdotta: la tutela della minoranza linguistica slovena. "Io e
il forzista Roberto Novelli (relatore di minoranza della legge)
abbiamo presentato emendamenti atti a estendere le previsioni
normative a tutela della lingua slovena anche alle altre
minoranze linguistiche regionali riconosciute - ricorda Violino
-, però non sono stati approvati. Gli emendamenti della Giunta
hanno, invece, tenuto in considerazione solo la tutela dello
sloveno. Si configura quindi una vera e propria disparità di
trattamento tra lo sloveno e le altre minoranze linguistiche
della regione, che questo provvedimento ignora.
"Si tratta solo di uno degli aspetti più discutibili di un
provvedimento che nasce già vecchio, privo di strumenti
innovativi per affrontare la necessità di connettere in modo
sempre più stretto formazione e mercato del lavoro: la legge -
chiude Violino - è anche finanziata in maniera inadeguata
rispetto alle necessità e soprattutto rispetto alle affermazioni
di principio sempre formulate da una maggioranza che, per
l'ennesima volta, finisce per non ascoltare le sollecitazioni che
vengono dal territorio e dagli operatori di settore".