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I Comm: aggiornam. Serracchiani su Newco tratte autostradali

03.07.2017
11:42
(ACON) Trieste, 3 lug - AB - Un aggiornamento sugli sviluppi dell'accordo che prevede la costituzione di una Newco per la concessione in house della gestione delle tratte autostradali è stato fatto in I Commissione consiliare, presieduta da Renzo Liva (Pd), dalla presidente della Regione FVG Debora Serracchiani.

Dopo aver ricordato le tappe più recenti - individuare il posizionamento dell'autorità concedente, ossia il ministero infrastrutture e trasporti, e dare una cornice giuridica ai protocolli attraverso i correttivi apportati dal codice appalti - la presidente ha comunicato che la Commissione europea pochi giorni fa ha comunicato che non ci sono motivi per precludere la partecipazione dell'Anas alla Newco, a patto che quest'ultima sia al 100% (e non più prevalentemente) pubblica.

Oggi Anas è al 100% pubblica, ma ci si è posti il problema di cosa potrebbe essere se andasse in porto l'operazione con Ferrovie dello Stato che dovrebbe portare i due soggetti a un tutt'uno. Anche questo problema è stato risolto in quanto FS è società partecipata al 100% dallo Stato, quindi Anas diverrebbe partecipata anch'essa, sebbene indirettamente, al 100% dallo Stato. Che la partecipazione pubblica sia diretta o indiretta sarà quindi indifferente.

Altro aspetto sul quale è aperto un approfondimento riguarda i requisiti del "controllo analogo" sugli affidamenti diretti degli appalti pubblici in house, come appunto questa operazione. Si è scelta la strada della concessione senza gara, ha precisato la presidente Serracchiani, per una serie di motivi che vanno dalla congruità economica all'efficienza della stessa, ai finanziamenti già acquisiti per l'opera, e per non rischiare un'interruzione dei lavori che potrebbe avere tempi anche molto lunghi.

Trento e Bolzano, rispetto all'analoga concessione per il Brennero, si trovano nello stesso punto di questo percorso e stiamo procedendo in parallelo.

Data la complessità dell'operazione, ha concluso la presidente Serracchiani, è giusto e corretto pensare a una soluzione alternativa, anche se non si tratta di una scelta prioritaria, con le sole Regioni FVG e Veneto a entrare nella nuova concessionaria in house e con quel che ne deriverebbe rispetto agli aspetti finanziari.

Sono seguiti alcuni interventi dei consiglieri.

Alessandro Colautti (AP) si è detto preoccupato dal percorso nazionale, che potrebbe avere tempi lunghi tanto da indurci a pensare a soluzioni alternative e ha chiesto conferma della sua impressione che il Governo Gentiloni stia frenando l'operazione. Elena Bianchi (M5S) ha chiesto se ci sono scadenze, e quali, dopo che la concessione ad Autovie Venete è scaduta in marzo.

Riccardo Riccardi (FI) ha voluto sapere se ci sono ipotesi sui tempi per la conclusione della vicenda, ricordando che il prossimo anno il FVG andrà a elezioni, e come avverrà la liquidazione dei privati, banche in primis.

A rispondere, oltre alla presidente Serracchiani, il presidente di Friulia Pietro Del Fabro e l'AD di Autovie Venete Maurizio Castagna.

Nessuna frenata da parte del Governo Gentiloni; 24 mesi i tempi per la conclusione del percorso, con la speranza e la volontà di chiudere prima delle elezioni dal momento che tre quarti dei nodi sono stati sciolti; le banche verranno liquidate con l'indennizzo che deriverà dal valore di Autovie Venete, stimato in 560 milioni.

(foto, immagini tv)