I Comm: aggiornam. Serracchiani su Newco tratte autostradali
(ACON) Trieste, 3 lug - AB - Un aggiornamento sugli sviluppi
dell'accordo che prevede la costituzione di una Newco per la
concessione in house della gestione delle tratte autostradali è
stato fatto in I Commissione consiliare, presieduta da Renzo Liva
(Pd), dalla presidente della Regione FVG Debora Serracchiani.
Dopo aver ricordato le tappe più recenti - individuare il
posizionamento dell'autorità concedente, ossia il ministero
infrastrutture e trasporti, e dare una cornice giuridica ai
protocolli attraverso i correttivi apportati dal codice appalti -
la presidente ha comunicato che la Commissione europea pochi
giorni fa ha comunicato che non ci sono motivi per precludere la
partecipazione dell'Anas alla Newco, a patto che quest'ultima sia
al 100% (e non più prevalentemente) pubblica.
Oggi Anas è al 100% pubblica, ma ci si è posti il problema di
cosa potrebbe essere se andasse in porto l'operazione con
Ferrovie dello Stato che dovrebbe portare i due soggetti a un
tutt'uno. Anche questo problema è stato risolto in quanto FS è
società partecipata al 100% dallo Stato, quindi Anas diverrebbe
partecipata anch'essa, sebbene indirettamente, al 100% dallo
Stato. Che la partecipazione pubblica sia diretta o indiretta
sarà quindi indifferente.
Altro aspetto sul quale è aperto un approfondimento riguarda i
requisiti del "controllo analogo" sugli affidamenti diretti degli
appalti pubblici in house, come appunto questa operazione. Si è
scelta la strada della concessione senza gara, ha precisato la
presidente Serracchiani, per una serie di motivi che vanno dalla
congruità economica all'efficienza della stessa, ai finanziamenti
già acquisiti per l'opera, e per non rischiare un'interruzione
dei lavori che potrebbe avere tempi anche molto lunghi.
Trento e Bolzano, rispetto all'analoga concessione per il
Brennero, si trovano nello stesso punto di questo percorso e
stiamo procedendo in parallelo.
Data la complessità dell'operazione, ha concluso la presidente
Serracchiani, è giusto e corretto pensare a una soluzione
alternativa, anche se non si tratta di una scelta prioritaria,
con le sole Regioni FVG e Veneto a entrare nella nuova
concessionaria in house e con quel che ne deriverebbe rispetto
agli aspetti finanziari.
Sono seguiti alcuni interventi dei consiglieri.
Alessandro Colautti (AP) si è detto preoccupato dal percorso
nazionale, che potrebbe avere tempi lunghi tanto da indurci a
pensare a soluzioni alternative e ha chiesto conferma della sua
impressione che il Governo Gentiloni stia frenando l'operazione.
Elena Bianchi (M5S) ha chiesto se ci sono scadenze, e quali, dopo
che la concessione ad Autovie Venete è scaduta in marzo.
Riccardo Riccardi (FI) ha voluto sapere se ci sono ipotesi sui
tempi per la conclusione della vicenda, ricordando che il
prossimo anno il FVG andrà a elezioni, e come avverrà la
liquidazione dei privati, banche in primis.
A rispondere, oltre alla presidente Serracchiani, il presidente
di Friulia Pietro Del Fabro e l'AD di Autovie Venete Maurizio
Castagna.
Nessuna frenata da parte del Governo Gentiloni; 24 mesi i tempi
per la conclusione del percorso, con la speranza e la volontà di
chiudere prima delle elezioni dal momento che tre quarti dei nodi
sono stati sciolti; le banche verranno liquidate con l'indennizzo
che deriverà dal valore di Autovie Venete, stimato in 560 milioni.
(foto, immagini tv)