AR: Tondo, un ricordo di Paolo Villaggio
(ACON) Trieste, 3 lug - COM/MPB - "Paolo Villaggio è stato un
grande, comunque. Graffiante, dissacrante, spesso esagerato. Ma
agli artisti dobbiamo concedere qualche licenza".
Così Renzo Tondo, presidente del gruppo di Autonomia Responsabile
in Consiglio regionale, nello svelare un retroscena inatteso.
"Come presidente della Regione - spiega Tondo - ho ricevuto
sollecitazioni per valutare un'eventuale azione legale dopo
quelle parole ("i friulani per motivi alcolici, non sono mai
riusciti a esprimersi in italiano, parlano ancora una lingua
fossile impressionante, hanno un alito come se al mattino
avessero bevuto una tazza di m
e l'abitudine di ruttare
violentemente"), ma mi sono imposto di non assecondare l'istinto.
Ho atteso e, col senno di poi, sono convito di aver scelto bene.
La bufera era scoppiata da poche ore quando ho ricevuto la
telefonata di Paolo Villaggio. Era sinceramente dispiaciuto.
Abbiamo parlato per qualche minuto, e ho scelto di tendere la
mano, piuttosto che agitare il pugno. Il popolo friulano si è
sempre distinto per onestà e serietà, e penso, con
quell'atteggiamento, di aver dimostrato quanto i friulani
sappiano essere signorili nella loro semplicità".
Ancora Tondo: "Ho un grandissimo rispetto per Paolo Villaggio.
Non mi improvviso biografo, né mi metto ad analizzare la
profondità di alcuni messaggi che ha saputo lanciare. Preferisco
ricordarlo come un grande del nostro cinema, e ringraziarlo per
quello che ha regalato a tutti, friulani compresi".