AR: Tondo, manovra estiva senza idee
(ACON) Trieste, 6 lug - COM/CMC - "Una manovra estiva vuota,
stanca, incolore. La prospettiva politica è stata sommersa da un
esercizio ragionieristico e da calcoli elettorali. Ormai il
dibattito interno alla sinistra è monopolizzato dal destino
politico della presidente Serracchiani, e il volante della
macchina amministrativa è stato consegnato alla burocrazia. Ci
avviamo verso una fase finale della legislatura mortificante".
Così Renzo Tondo, capogruppo AR in Consiglio regionale,
nell'annunciare che nei prossimi giorni, arriverà la
controproposta di Autonomia Responsabile.
"Per ora, mi sembra doveroso esprimere il mio disappunto per
l'ennesima occasione mancata dal Partito Democratico e da chi lo
sostiene. In questa manovra, mi aspettavo concretezza e coraggio:
la riforma sanitaria ha generato grossi problemi sia a livello
operativo che gestionale, confondendo gli operatori e
disorientando i cittadini. Tragici gli effetti della riforma
sugli enti locali: serviva un messaggio politico distensivo e
lungimirante verso i Comuni, che si trovano con le mani legate.
Perché non concedere più libertà finanziaria? Su Friulia,
Mediocredito e Autovie Venete, abbiamo una strategia, o ci
muoviamo confidando nella buona sorte? Il patto Padoan-
Serracchiani è una versione, decisamente peggiorativa, del
Tondo-Tremonti: la Giunta lo ha capito, finalmente?".
Ancora Tondo: "Servono regole stringenti per la gestione dei
profughi: basta parlare di accoglienza, iniziamo a mettere i
paletti in ordine a doveri, disciplina e punizioni per chi non
rispetta le nostre leggi. Su lavoro, welfare e servizi le norme
della Giunta regionale hanno fallito su tutta la linea. La verità
è che per la sinistra è partita la fase in cui si distribuiscono
mance e mancette ai settori storicamente amici, in vista della
campagna elettorale. In sintesi, cinema e cultura portano voti,
quindi vanno ripagati. Triste logica di una sinistra nel caos".
Chiude Tondo: "Proporremo ai cittadini il nostro bilancio estivo
e spiegheremo priorità e obiettivi. Rassicuro i cittadini del
Friuli Venezia Giulia: l'avvilente legislatura Serracchiani sta
per finire. La presidente ha già in mano un biglietto di sola
andata per Roma, e lascia al centrodestra l'ingrato compito di
ricostruire, partendo dalle sue macerie".