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VI Comm: sì pdl gioco sociale, illustrato pdl scomparsa minori

12.07.2017
12:45
(ACON) Trieste, 12 lug - CMC - Approvata a maggioranza dalla VI Commissione del Consiglio regionale la proposta di legge n. 210, primo firmatario Martines (Pd), che, così come emendata, estende il suo raggio d'azione non solo al gioco, ma anche alle attività ludico-motorie e ricreative.

Il testo riconosce il valore e l'importanza del gioco e della pratica ludica per la salute e l'equilibro dell'essere umano, nella consapevolezza che si tratti di attività che concorrono al conseguimento di un reale benessere psicofisico e favoriscano lo sviluppo di una sana socializzazione delle persone di qualsiasi età.

Prevista in Commissione, di concerto con l'assessore regionale Torrenti, la copertura finanziaria alle norme che potranno contare su 20mila euro per il 2017 e 240mila euro all'anno per il 2018 e il 2019.

Relatore unico del testo per l'Aula sarà la consigliera Cremaschi (Pd).

I lavori sono quindi proseguiti con l'illustrazione della proposta di legge, primo firmatario Zecchinon (Pd), che intende prevenire e limitare il fenomeno della scomparsa dei minori e dei reati connessi e dare sostegno alle famiglie coinvolte.

E' un intervento normativo che nasce dal constatato aumento dei casi di minorenni coinvolti in Italia e anche in Friuli Venezia Giulia: scomparse e sparizioni sono sempre più frequenti e spesso legate a episodi criminosi, quali sequestri, estorsioni, sfruttamento, abuso sessuale e pedo-pornografia.

La scomparsa di un minore ingenera poi nei familiari un disagio grave a cui si deve aggiungere talvolta l'insufficienza delle risorse economiche disponibili per procedere alla ricerca o per superare l'accaduto attraverso l'aiuto di personale specializzato.

La proposta di legge si pone l'obiettivo di promuovere e attuare interventi finalizzati a prevenire e contrastare il fenomeno e a diffondere la cultura del rispetto e della valorizzazione dell'infanzia e dell'adolescenza. Viene data facoltà alla Regione di stipulare intese e accordi con enti pubblici e privati che operano nel settore e previsti interventi anche all'interno del sistema scolastico regionale.

Vengono inoltre contemplate azioni di monitoraggio, studio e ricerca per approfondire la conoscenza del fenomeno in Friuli Venezia Giulia e individuata nel Garante regionale dei diritti della persona la figura idonea per monitorare la situazione sul territorio.