VI Comm: sì pdl gioco sociale, illustrato pdl scomparsa minori
(ACON) Trieste, 12 lug - CMC - Approvata a maggioranza dalla VI
Commissione del Consiglio regionale la proposta di legge n. 210,
primo firmatario Martines (Pd), che, così come emendata, estende
il suo raggio d'azione non solo al gioco, ma anche alle attività
ludico-motorie e ricreative.
Il testo riconosce il valore e l'importanza del gioco e della
pratica ludica per la salute e l'equilibro dell'essere umano,
nella consapevolezza che si tratti di attività che concorrono al
conseguimento di un reale benessere psicofisico e favoriscano lo
sviluppo di una sana socializzazione delle persone di qualsiasi
età.
Prevista in Commissione, di concerto con l'assessore regionale
Torrenti, la copertura finanziaria alle norme che potranno
contare su 20mila euro per il 2017 e 240mila euro all'anno per il
2018 e il 2019.
Relatore unico del testo per l'Aula sarà la consigliera Cremaschi
(Pd).
I lavori sono quindi proseguiti con l'illustrazione della
proposta di legge, primo firmatario Zecchinon (Pd), che intende
prevenire e limitare il fenomeno della scomparsa dei minori e dei
reati connessi e dare sostegno alle famiglie coinvolte.
E' un intervento normativo che nasce dal constatato aumento dei
casi di minorenni coinvolti in Italia e anche in Friuli Venezia
Giulia: scomparse e sparizioni sono sempre più frequenti e spesso
legate a episodi criminosi, quali sequestri, estorsioni,
sfruttamento, abuso sessuale e pedo-pornografia.
La scomparsa di un minore ingenera poi nei familiari un disagio
grave a cui si deve aggiungere talvolta l'insufficienza delle
risorse economiche disponibili per procedere alla ricerca o per
superare l'accaduto attraverso l'aiuto di personale specializzato.
La proposta di legge si pone l'obiettivo di promuovere e attuare
interventi finalizzati a prevenire e contrastare il fenomeno e a
diffondere la cultura del rispetto e della valorizzazione
dell'infanzia e dell'adolescenza. Viene data facoltà alla Regione
di stipulare intese e accordi con enti pubblici e privati che
operano nel settore e previsti interventi anche all'interno del
sistema scolastico regionale.
Vengono inoltre contemplate azioni di monitoraggio, studio e
ricerca per approfondire la conoscenza del fenomeno in Friuli
Venezia Giulia e individuata nel Garante regionale dei diritti
della persona la figura idonea per monitorare la situazione sul
territorio.