LN: Zilli, immigrati aiutati a spese nostre
(ACON) Trieste, 12 lug - COM/AB - "I Comuni hanno tutte le
ragioni per dire no agli immigrati e i continui tentativi delle
Prefetture di portare sedicenti profughi nei territori sono una
mancanza di rispetto all'autonomia decisionale dei primi
cittadini. Il sistema dell'accoglienza diffusa ha fallito ed è
ora che il Governo di questa Regione inizi a rendersene conto".
Duro il commento di Barbara Zilli, consigliera regionale della
Lega Nord, dopo le dichiarazioni alla stampa del Prefetto di
Udine e a margine della presentazione in VI Commissione del Piano
annuale immigrazione per cui, secondo Zilli "l'obiettivo
malcelato del Pd rimane solo uno: permettere che soggetti giunti
clandestinamente in Italia diventino parte integrante del tessuto
della nostra società".
"In un modo o nell'altro - commenta poi Zilli - la Prefettura
obbliga i Comuni all'accoglienza: chi dice no non lo fa solo per
partito preso, ma soprattutto perché non ha i mezzi necessari per
affrontare un peso di questo tipo, soprattutto in termini di
sicurezza" dice Zilli e rilancia: "perché invece il Prefetto non
ha previsto nel nuovo bando come requisito fondamentale l'obbligo
di controllo sulle 24 ore?"
"Ai limiti del paradossale poi - commenta l'esponente del
Carroccio - pensare di riservare un trattamento di favore per una
trentina di persone dichiarate vulnerabili, che secondo il
Prefetto hanno bisogno di assistenza psichiatrica e psicologica.
E' semplicemente ridicolo, tanto più che il costo pubblico per
questi soggetti vulnerabili passa da 35 a 45 euro giornalieri. I
nostri anziani in difficoltà, i ragazzi in cerca di lavoro o le
giovani coppie se le sognano certe cifre. Ma evidentemente a
Serracchiani e i suoi interessa di più investire in queste
risorse piuttosto che pensare alle sorti del nostro Friuli. Siamo
arrivati all'applicazione concreta del razzismo al contrario".