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LN: Zilli, su assestamento 2017 serviva più coraggio

18.07.2017
16:59
(ACON) Trieste, 18 lug - COM/RCM - "Un manovra timida, povera, senza coraggio, che con un Pd già in campagna elettorale e lacerato dalle divisioni interne, ci regala una regione ridotta ormai davvero ai margini dell'impero. D'altronde, questo assestamento continua nel solco delle politiche degli ultimi quattro anni".

A dirlo Barbara Zilli (LN), che commenta l'assestamento del bilancio regionale 2017. "La Giunta si dimostra ancora una volta miope e senza una virtuosa programmazione - dice la Zilli - che non ha voluto esercitare davvero la propria autonomia, dando attuazione concreta alla fiscalità di sviluppo, perché soggetta al timore reverenziale dell'Europa, mostro che impone solo veti e paletti. "Avremmo voluto che fosse stata presentata da parte dell'Esecutivo regionale una manovra più propulsiva e dinamica con al centro i nostri cittadini: i nostri giovani sognano solo il posto pubblico, anziché intraprendere attività artigianali e imprenditoriali che erano il tessuto portante della nostra regione - argomenta la Zilli - o sono costretti a emigrare all'estero.

"Inoltre, le azioni a favore della famiglia e della natalità sono nulle: anziché finanziare corsi di italiano per immigrati, invitandoli di fatto a stare alle nostre spalle in pianta stabile, sarebbe stato meglio investire fondi per aumentare la natalità. "Senza contare quanto poco si continui a fare a favore della montagna, privata di tutto quello che ancora la teneva in vita. Riforma sanitaria, crac Coopca, politiche agricole ed economiche totalmente assenti, tutto questo ha messo a dura prova i cittadini dell'Alto Friuli.

"E che dire dei finanziamenti alle Uti e al sistema sanitario? Un buco nero di fondi causato da riforme completamente sbagliate. E chi ci accusa di non avere idee e portare i sindaci nelle aule di tribunale, ricordo che da poco al Comune di Monfalcone è stato notificato il ricorso da parte della Regione; segnale che si continua ad alimentare lo scontro giudiziario invece del confronto istituzionale.

"E per colpa di tutto questo, oggi siamo a un punto di rottura: l'identità del popolo friulano è stata calpestata e il rapporto di fiducia tra questa amministrazione e i cittadini - conclude l'esponente leghista - si è irrimediabilmente rotto".