LN: Zilli, su assestamento 2017 serviva più coraggio
(ACON) Trieste, 18 lug - COM/RCM - "Un manovra timida, povera,
senza coraggio, che con un Pd già in campagna elettorale e
lacerato dalle divisioni interne, ci regala una regione ridotta
ormai davvero ai margini dell'impero. D'altronde, questo
assestamento continua nel solco delle politiche degli ultimi
quattro anni".
A dirlo Barbara Zilli (LN), che commenta l'assestamento del
bilancio regionale 2017.
"La Giunta si dimostra ancora una volta miope e senza una
virtuosa programmazione - dice la Zilli - che non ha voluto
esercitare davvero la propria autonomia, dando attuazione
concreta alla fiscalità di sviluppo, perché soggetta al timore
reverenziale dell'Europa, mostro che impone solo veti e paletti.
"Avremmo voluto che fosse stata presentata da parte
dell'Esecutivo regionale una manovra più propulsiva e dinamica
con al centro i nostri cittadini: i nostri giovani sognano solo
il posto pubblico, anziché intraprendere attività artigianali e
imprenditoriali che erano il tessuto portante della nostra
regione - argomenta la Zilli - o sono costretti a emigrare
all'estero.
"Inoltre, le azioni a favore della famiglia e della natalità sono
nulle: anziché finanziare corsi di italiano per immigrati,
invitandoli di fatto a stare alle nostre spalle in pianta
stabile, sarebbe stato meglio investire fondi per aumentare la
natalità.
"Senza contare quanto poco si continui a fare a favore della
montagna, privata di tutto quello che ancora la teneva in vita.
Riforma sanitaria, crac Coopca, politiche agricole ed economiche
totalmente assenti, tutto questo ha messo a dura prova i
cittadini dell'Alto Friuli.
"E che dire dei finanziamenti alle Uti e al sistema sanitario? Un
buco nero di fondi causato da riforme completamente sbagliate. E
chi ci accusa di non avere idee e portare i sindaci nelle aule di
tribunale, ricordo che da poco al Comune di Monfalcone è stato
notificato il ricorso da parte della Regione; segnale che si
continua ad alimentare lo scontro giudiziario invece del
confronto istituzionale.
"E per colpa di tutto questo, oggi siamo a un punto di rottura:
l'identità del popolo friulano è stata calpestata e il rapporto
di fiducia tra questa amministrazione e i cittadini - conclude
l'esponente leghista - si è irrimediabilmente rotto".