M5S: proposta di legge per trasporto pubblico gratuito ai cittadini
(ACON) Trieste, 20 lug - COM/AB - Vietato persino discutere in
Regione del trasporto pubblico locale gratuito. Questo il
messaggio - spiccatamente democratico - lanciato oggi dalla
Giunta Serracchiani e dalla maggioranza di centrosinistra in
Consiglio regionale, che non solo hanno bocciato la proposta del
MoVimento 5 Stelle, ma hanno persino deciso di evitare la
discussione di questo argomento in Commissione. L'assessore
Santoro ha concluso il suo intervento in Aula sostenendo che il
Tpl gratuito sarebbe visto 'come un regalo che mamma Regione fa
ai cittadini del Friuli Venezia Giulia'. Una proposta già
definita iniqua e populista a mezzo stampa".
Secondo la Giunta Serracchiani, sul trasporto pubblico gratuito
ai residenti della regione deve calare il silenzio più assoluto.
Ma dovrà mettersi il cuore in pace perché il MoVimento 5 Stelle
ha già pronta una proposta di legge per garantire, prima regione
in Italia, il trasporto pubblico locale gratuito nel Friuli
Venezia Giulia. Questo non per populismo, ma semplicemente perché
è un'esigenza dei cittadini e dell'ambiente".
"Con l'emendamento nell'assestamento di bilancio - spiegano i
consiglieri regionali pentastellati - volevamo da subito ridurre
i costi dei trasporti sulla spesa annuale delle famiglie,
abbattere l'inquinamento, tagliare i costi sanitari e aumentare
la qualità della vita dei cittadini. Obiettivi che da sempre
fanno parte del programma del MoVimento 5 Stelle".
"Purtroppo la scure censoria della Giunta Serracchiani è caduta
anche sugli studenti - aggiungono i pentastellati. Già per l'anno
in corso avevamo proposto infatti il Tpl gratuito per chi studia.
Un modo concreto per aiutare i più giovani e le loro famiglie,
tanto che solo un paio di giorni fa ben 8 mila studenti del
Pordenonese avevano lanciato un appello per abbassare il costo
dei trasporti che, da quanto riportato sul sito della Saf,
ammonta a circa 700 euro a studente per una tratta extraurbana di
media percorrenza. Anche questa proposta 'populista' è stata
bocciata senza pietà, nonostante la Santoro abbia indicato in 7,5
milioni di euro l'introito annuale per abbonamenti agevolati,
confermando quindi la correttezza del plafond previsto
nell'emendamento, che individuava per l'ultimo trimestre del 2017
la somma massima di 5 milioni di euro".
"L'assessore ha spiegato che, 'in base alle indicazioni
dell'Autorità di regolazione dei trasporti, i ricavi ottenuti
dalla vendita dei titoli di viaggio debbano tendere ad almeno il
35 per cento e non certo andare verso lo zero'. Peccato che nella
nostra regione oggi siamo vicini al 25 per cento: i ricavi da
abbonamenti e biglietti sono pertanto abbondantemente più bassi
rispetto a quanto previsto dalla normativa nazionale, a
dimostrazione che quindi si possa anche abbassare ulteriormente,
altrimenti, secondo il pensiero della Giunta Serracchiani, è
probabile che a breve ci saranno ulteriori aumenti dei costi dei
biglietti. Altri soldi - concludono - che usciranno, come sempre,
dalle tasche dei cittadini, dove è più comodo andarli a prendere".