FdI/AN: Ciriani, fare chiarezza su fusione Sistema Ambiente-Lta
(ACON) Trieste, 20 lug - COM/AB - - "Siamo di fronte a una
prospettiva che - come Fratelli d'Italia/Alleanza Nazionale - non
ci convince. Ora, visto che sul progetto di fusione delle due
società, i consigli comunali saranno chiamati a esprimersi,
laddove siamo presenti con nostri amministratori chiederemo si
faccia assoluta chiarezza su quali siano i vantaggi di questo
"matrimonio dell'acqua" in termini di riduzione dei costi, e
soprattutto, vorremmo saperne di più sul progetto industriale
futuro di questa nuova società. Non vorremmo trovarci davanti a
delle sorprese. E, soprattutto, che a fronte di una paventata
maggiore efficienza a farne le spese, con bollette più pesanti
per l'aumento delle tariffe, siano i cittadini e in particolare
quelli residenti in provincia di Pordenone".
Ad affermarlo, all'indomani di un vertice con i componenti del
nuovo direttivo provinciale di Fratelli d'Italia/Alleanza
Nazionale, è il consigliere regionale di FdI/AN Luca Ciriani,
facendosi portavoce delle perplessità rispetto all'ipotesi, ormai
sempre più concreta, che entro il 31 dicembre 2017, dopo un
percorso iniziato un anno e mezza fa circa, "Livenza Tagliamento
acque" e "Sistema ambiente", due delle tre società di gestione
del servizio idrico integrato che operano nel Friuli occidentale,
si fonderanno.
La nuova Società per azioni sarà ancora composta dai Comuni
serviti e manterrà il nome di "Lta", garantendo il servizio su
acquedotti, fognature e depuratori in 41 comuni: 11 nel Veneto
orientale e 30 nel Friuli occidentale, 25 (tra i quali i veneti)
provenienti dalla attuale Lta, 16 da Sa.
"A più riprese ci è stato assicurato che unire le risorse di Lta
e Sa - prosegue Ciriani - è una scelta strategica di cui
dovrebbero beneficiarne tutti, cittadini compresi, che potranno
godere di un servizio comunque efficiente, a costo contenuto e di
una qualità dell'acqua erogata di elevato livello. Benissimo. Ma
a noi piacerebbe sapere anche quali saranno gli investimenti che
la nuova società andrà ad effettuare e, cosa non di poco conto,
se la governance di questa nuova struttura farà ancora gli
interessi della provincia di Pordenone o se, come temiamo, ci
troveremo schiacciati dagli interessi del Veneto orientale, che
all'interno della nuova società potrà esercitare un controllo
quasi assoluto sia nella gestione ordinaria, sia nella
determinazione delle scelte strategiche e degli investimenti",
ribadisce Ciriani.
"Alcune simulazioni sul peso azionario che avranno i comuni del
Pordenonese nella nuova società fanno impressione, praticamente
saranno fagocitati e polverizzati. Si veda le tabelle che sono
state distribuite ai consiglieri comunali".
Da qui la richiesta di Ciriani e di Fratelli d'Italia/Alleanza
Nazionale di maggiori chiarimenti sulla vicenda.
"La prospettiva della sede legale in Veneto, inoltre, aggiunge un
sapore di beffa ulteriore, visto che in questo modo il gettito
fiscale e tributario generato dalla società finirebbero in Veneto
e non nelle casse della regione Friuli Venezia Giulia".