AR: Tondo, stop a minacce e ricatti ai Comuni
(ACON) Trieste, 21 lug - COM/CMC - "Un fallimento annunciato
che ha prodotto scontri istituzionali, ricorse e battaglie
legali. Questa è, in sintesi, la riforma degli enti locali della
Giunta Serracchiani. Non cerchiamo il capro espiatorio, sarebbe
troppo comodo. Troviamo una soluzione. Quale? Il primo passaggio
è eliminare qualsiasi meccanismo coercitivo: la Regione deve
dialogare con il territorio, non può ricorrere sistematicamente a
ricatti e minacce".
Così Renzo Tondo, presidente del gruppo di Autonomia Responsabile
in Consiglio regionale.
"Alimentare la guerra istituzionale tra diversi livelli
amministrativi - prosegue - è controproducente e ci porta a
sbattere contro una situazione di pericolosa paralisi progettuale
e amministrativa. Quando saremo al governo, dovremo pazientemente
riportare il dibattito politico in un alveo di correttezza
istituzionale e reciproca disponibilità a cercare una mediazione.
Le poste puntuali e le ennesime scaramucce di questi giorni
certificano un naufragio normativo senza precedenti. Decapitare
politicamente i colpevoli mi interessa relativamente, dobbiamo
ritrovare un rapporto equilibrato con il territorio per dare
servizi ai cittadini. Pensiamo ai servizi e alla modalità di
erogazione dei fondi, ricordiamoci che questa Regione ha una
tradizione di amministrazione virtuosa, non di politica urlata e
finte riforme da elencare quando si riunisce la direzione del Pd".