AR: Tondo, una legge elettorale salva democrazia
(ACON) Trieste, 21 lug - COM/CMC - "La legge elettorale
migliore per Autonomia Responsabile? Quella che depotenzia il
ruolo del presidente e svincola il destino della Regione dalla
carriera di una sola persona. In democrazia, ci sembra logico che
il vicepresidente possa subentrare alla guida della Regione,
qualora il presidente si dimetta per ragioni personali o
politiche".
Così Renzo Tondo, capogruppo di Autonomia Responsabile in
Consiglio regionale, nel puntualizzare che "sarebbe superficiale
chi, provocatoriamente, volesse leggere nella nostra proposta un
attacco diretto a Debora Serracchiani.
"Di certo, in questi anni, le suggestioni legate al destino
politico di Serracchiani - prosegue - hanno spinto diversi
autorevoli addetti ai lavori a prendere in considerazione una
precoce conclusione di legislatura. Al netto delle speculazioni
su Serracchiani, crediamo che una democrazia matura preveda di
togliere al presidente un potere potenzialmente ricattatorio nei
confronti della Giunta regionale, del Consiglio e, soprattutto,
del popolo".
Tondo spiega che "ovviamente, la norma che noi caldeggiamo
implica una modifica allo statuto. Qualora la nostra proposta
facesse proselitismo, saremo pronti a mettere in campo tutte le
iniziative per le modifiche statutarie richieste".
Sulla stessa lunghezza d'onda Giovanni Barillari, consigliere
regionale di AR, secondo cui "lo stesso principio dovrebbe essere
applicato alle amministrazioni comunali. Si dimette il sindaco?
La legislatura arrivi a naturale scadenza condotta per mano dal
vicesindaco. Una proposta di questo tipo rimetterebbe al centro
il significato di democrazia e consegnerebbe una porzione
consistente di potere nelle mani del corpo elettorale".