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AR: Barillari, se un sindaco si dimette gli subentri il vicesindaco

25.07.2017
11:19
(ACON) Trieste, 25 lug - COM/AB - Chi è eletto democraticamente per amministrare un Comune, ha l'obbligo e l'onore di anteporre l'interesse della collettività rispetto alle sue ambizioni personali. Comprensibile e logico che un sindaco possa coltivare delle aspettative in termini di carriera politica. Tuttavia, non si può non riconoscere che l'interesse prevalente è quello della comunità e dei cittadini che lo hanno eletto, impegnandolo a un mandato e alla realizzazione di un programma da lui stesso proposto e al completamento del quale si è impegnato accettando l'incarico. I patti vanno rispettati e chi tradisce l'accordo con gli elettori non può chiedere un premio".

Puntualizza di intervenire a titolo personale Giovanni Barillari, consigliere regionale di Autonomia Responsbile. Assicura che la sua presa di posizione "non vuole essere un attacco personale, ma una riflessione di carattere generale. Chi vince le elezioni stipula un accordo chiaro con gli elettori e si assume la responsabilità di guidare un'amministrazione comunale secondo un mandato elettorale che è stato approvato dagli elettori. Un sindaco deve completare il percorso illustrato con il programma elettorale, non può usare il municipio come fosse un autobus. Aspira ad altre cariche? Ogni cosa a suo tempo. Personalmente non mi trovo d'accordo sulla possibilità di scorciatoie senza avere condotto la nave in porto".

Secondo Barillari, tuttavia, una soluzione che consenta di non costringere a elezioni anticipate sarebbe possibile se "la legge elettorale svincolasse il destino della comunità dalle sorti personali del primo cittadino. Si dimette il sindaco? Serve a questo punto e in tempi rapidi una norma che consenta al vicesindaco di raccogliere l'eredità e gli impegni assunti e portare l'amministrazione alla scadenza naturale, auspicabilmente vedendo completate le opere avviate e gli impegni assunti. In questo modo gli interessi della comunità sono preservati e, fatto comunque di non secondaria importanza, si evitano costi aggiuntivi per elezioni anticipate".