AR: Barillari, se un sindaco si dimette gli subentri il vicesindaco
(ACON) Trieste, 25 lug - COM/AB - Chi è eletto democraticamente
per amministrare un Comune, ha l'obbligo e l'onore di anteporre
l'interesse della collettività rispetto alle sue ambizioni
personali. Comprensibile e logico che un sindaco possa coltivare
delle aspettative in termini di carriera politica. Tuttavia, non
si può non riconoscere che l'interesse prevalente è quello della
comunità e dei cittadini che lo hanno eletto, impegnandolo a un
mandato e alla realizzazione di un programma da lui stesso
proposto e al completamento del quale si è impegnato accettando
l'incarico. I patti vanno rispettati e chi tradisce l'accordo con
gli elettori non può chiedere un premio".
Puntualizza di intervenire a titolo personale Giovanni Barillari,
consigliere regionale di Autonomia Responsbile. Assicura che la
sua presa di posizione "non vuole essere un attacco personale, ma
una riflessione di carattere generale. Chi vince le elezioni
stipula un accordo chiaro con gli elettori e si assume la
responsabilità di guidare un'amministrazione comunale secondo un
mandato elettorale che è stato approvato dagli elettori. Un
sindaco deve completare il percorso illustrato con il programma
elettorale, non può usare il municipio come fosse un autobus.
Aspira ad altre cariche? Ogni cosa a suo tempo. Personalmente non
mi trovo d'accordo sulla possibilità di scorciatoie senza avere
condotto la nave in porto".
Secondo Barillari, tuttavia, una soluzione che consenta di non
costringere a elezioni anticipate sarebbe possibile se "la legge
elettorale svincolasse il destino della comunità dalle sorti
personali del primo cittadino. Si dimette il sindaco? Serve a
questo punto e in tempi rapidi una norma che consenta al
vicesindaco di raccogliere l'eredità e gli impegni assunti e
portare l'amministrazione alla scadenza naturale, auspicabilmente
vedendo completate le opere avviate e gli impegni assunti. In
questo modo gli interessi della comunità sono preservati e, fatto
comunque di non secondaria importanza, si evitano costi
aggiuntivi per elezioni anticipate".