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AR: Sibau, dopo mancata L. elettorale Cervignano è caso politico

25.07.2017
11:14
(ACON) Trieste, 25 lug - COM/AB - "Il naufragio della legge elettorale ha sconquassato la maggioranza in Consiglio regionale e avvelenato definitivamente i pozzi di un centrosinistra ormai lacerato e diviso. C'è tuttavia un caso politico passato sotto silenzio, ovvero la guerra aperta tra i due ex sindaci di Cervignano. Pietro Paviotti, sindaco tra il 1997 e il 2007, era il vessillifero della riforma Serracchiani. Il suo predecessore, Mauro Travanut, ha guidato la fronda dei dissidenti. Lo scontro sulla riforma elettorale costituisce solo l'ultimo colpo di scena di un rapporto sempre più tormentato e complesso. Al netto dei rapporti personali, ho qualche dubbio sulla solidità dell'amministrazione comunale di Cervignano. In questa disputa senza esclusione di colpi tra grandi ex, da che parte si schiererà il sindaco Savino? E la sua giunta subirà contraccolpi? La maggioranza che posizione prenderà? Il Pd di Cervignano appoggia il capogruppo dei Cittadini Pietro Paviotti o sostiene l'unico consigliere regionale di Mdp Mauro Travanut?".

Così Giuseppe Sibau, consigliere regionale di Autonomia Responsabile, nel puntualizzare che "non intendo spargere sale sulle ferite, ma piuttosto evitare che l'infezione intossichi il tessuto sociale di Cervignano. Da pochi mesi è iniziata la seconda legislatura del sindaco Savino. Voci malevole sostengono che il sindaco abbia solo in parte scelto gli assessori e distribuito le deleghe. È chiaro che, nel momento in cui due persone di peso, entrambi ex sindaci, entrano pesantemente in rotta di collisione, c'è il rischio che anche il Comune possa subire qualche scossa di assestamento. È in arrivo un terremoto, o si tratta di movimenti tellurici gestibili?".

Chiude Sibau: "Sarebbe rassicurante, per la comunità, che il sindaco pronunciasse parole di chiarezza, spiegando che nessuno potrà mercanteggiare il Comune con qualche gioco di prestigio politico. A prescindere dalla dialettica politica, Cervignano deve avere una guida solida. In caso contrario, sarebbe gravissimo che dinamiche esterne al Comune condizionassero la giunta e la maggioranza. A quel punto, sarebbe più dignitoso tornare alle urne quanto prima".