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FI: Piccin, riorganizzazione del personale, dove i risparmi?

27.07.2017
14:46
(ACON) Trieste, 27 lug - COM/MPB - "Quali sono i risparmi previsti dalle recenti nomine di tre vice direttori centrali e cinque nuove posizioni organizzative (PO) e dalla conseguente riorganizzazione delle Direzioni regionali? Questa amministrazione intende ancora andare avanti con riforme, come quella delle UTI, che, a oggi, hanno comportato solamente maggiori costi e causato incertezza e disagi ai cittadini?"

A porre i quesiti è la consigliera regionale di Forza Italia Mara Piccin che sul tema ha presentato un'interrogazione alla Giunta.

"Nell'ultimo mese - rileva Piccin - la riorganizzazione del personale ha portato all'istituzione di nuove Aree nell'ambito delle Direzioni Centrali con tre nuovi direttori di area e alla creazione di cinque nuove PO. Per fortuna che questa giunta regionale avrebbe dovuto operare risparmi e snellimenti nella macchina amministrativa."

"Tutte le nuove Aree - prosegue l'esponente di Forza Italia - sono state istituite per far fronte alla riorganizzazione posta in essere da quest'Amministrazione con le leggi regionali 18/2016 e 26/2014 inerenti il sistema integrato del pubblico impiego e l'istituzione delle Unioni territoriali intercomunali.

"La legge istitutiva delle UTI aveva, in particolare, l'obiettivo primario di creare un sistema istituzionale più efficiente, meno burocratico e con minori costi. Oltretutto la scelta delle aggregazioni comunali avrebbe dovuto consentire una migliore interconnessione dei territori della Regione, nonché una razionalizzazione e ottimizzazione delle responsabilità e delle funzioni.

"Assistiamo a un'esplosione dei costi del personale: aumento quantitativo di dirigenti e quadri, 2 milioni di euro è la spesa annuale per gli interinali, mentre 15 milioni di euro in due anni saranno spesi per il riordino delle funzioni in materia di viabilità delle quali si occupavano le ex provincie. La riforma delle UTI è sfuggita di mano alla Giunta Serracchiani e i costi a carico della collettività aumentano di provvedimento in provvedimento", conclude Piccin.