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LN e FdI/AN: Zilli e Ciriani su nomina presidente Mediocredito

27.07.2017
17:15
(ACON) Trieste, 27 lug - COM/CMC - "Una nomina frettolosa, immotivata, tanto più che c'era tutto il tempo per poter approfondire la posizione del candidato: che sia per caso dovuto alla volontà di nominare un nuovo presidente di propria stretta fiducia a ridosso della scadenza elettorale, così da incastrare per almeno tre anni il prossimo governo regionale?"

Così commentano Barbara Zilli (LN) e Luca Ciriani (FdI/AN) a margine della Giunta nomine che ha dato parere favorevole alla nomina di Emilio Casco alla presidenza di Mediocredito, che andrà a sostituire l'uscente Cristiana Compagno. L'assemblea dei soci è prevista per il prossimo 4 settembre.

Barbara Zilli è stata l'unica in Giunta nomine a esprimere voto contrario "motivato dal fatto che è stata rifiutata la mia richiesta di audizione a Emilio Casco, per cercare di fugare i dubbi in merito ai requisiti prescritti per tale carica. La maggioranza ha subito alzato un muro invalicabile e ha arrogantemente voluto procedere".

"Qui stiamo parlando di Mediocredito, della banca regionale - dice Zilli - un istituto che dopo cinque esercizi consecutivi in rosso e ingentissime ricapitalizzazioni, si ritroverà a dover affrontare nell'immediato futuro scelte cruciali e decisive. Non è pensabile che le linee di gestione proposte dal candidato siano così vaghe e stringate. Un'audizione avrebbe permesso di approfondire e dipanare i dubbi".

Permangono comunque molte perplessità, con l'assessore Peroni che non è stato in grado di sciogliere i nodi emersi nel corso della riunione.

"Primo fra tutti - aggiunge Ciriani - il rispetto dei requisiti che lo statuto del Mediocredito prescrive per il presidente, in particolare la conoscenza degli strumenti del credito agevolato e la conoscenza del territorio. Per non parlare del fatto che il compenso per il nuovo presidente sarà di 100 mila euro, mentre fino a quattro anni fa con la Giunta di centrodestra era di 60 mila".

"A una manciata di mesi dalla fine della legislatura - chiosano Zilli e Ciriani - il Pd vuole riempire le caselle della Regione con le proprie bandierine. L'impressione è quella di una Giunta che utilizza gli strumenti operativi della Regione a proprio uso e consumo. Tutto questo è inaccettabile: una mancanza di rispetto enorme per il Consiglio, per la Regione, ma soprattutto per i cittadini. Questa arroganza ormai ha stancato, la misura è colma".