LN e FdI/AN: Zilli e Ciriani su nomina presidente Mediocredito
(ACON) Trieste, 27 lug - COM/CMC - "Una nomina frettolosa,
immotivata, tanto più che c'era tutto il tempo per poter
approfondire la posizione del candidato: che sia per caso dovuto
alla volontà di nominare un nuovo presidente di propria stretta
fiducia a ridosso della scadenza elettorale, così da incastrare
per almeno tre anni il prossimo governo regionale?"
Così commentano Barbara Zilli (LN) e Luca Ciriani (FdI/AN) a
margine della Giunta nomine che ha dato parere favorevole alla
nomina di Emilio Casco alla presidenza di Mediocredito, che andrà
a sostituire l'uscente Cristiana Compagno. L'assemblea dei soci è
prevista per il prossimo 4 settembre.
Barbara Zilli è stata l'unica in Giunta nomine a esprimere voto
contrario "motivato dal fatto che è stata rifiutata la mia
richiesta di audizione a Emilio Casco, per cercare di fugare i
dubbi in merito ai requisiti prescritti per tale carica. La
maggioranza ha subito alzato un muro invalicabile e ha
arrogantemente voluto procedere".
"Qui stiamo parlando di Mediocredito, della banca regionale -
dice Zilli - un istituto che dopo cinque esercizi consecutivi in
rosso e ingentissime ricapitalizzazioni, si ritroverà a dover
affrontare nell'immediato futuro scelte cruciali e decisive. Non
è pensabile che le linee di gestione proposte dal candidato siano
così vaghe e stringate. Un'audizione avrebbe permesso di
approfondire e dipanare i dubbi".
Permangono comunque molte perplessità, con l'assessore Peroni che
non è stato in grado di sciogliere i nodi emersi nel corso della
riunione.
"Primo fra tutti - aggiunge Ciriani - il rispetto dei requisiti
che lo statuto del Mediocredito prescrive per il presidente, in
particolare la conoscenza degli strumenti del credito agevolato e
la conoscenza del territorio. Per non parlare del fatto che il
compenso per il nuovo presidente sarà di 100 mila euro, mentre
fino a quattro anni fa con la Giunta di centrodestra era di 60
mila".
"A una manciata di mesi dalla fine della legislatura - chiosano
Zilli e Ciriani - il Pd vuole riempire le caselle della Regione
con le proprie bandierine. L'impressione è quella di una Giunta
che utilizza gli strumenti operativi della Regione a proprio uso
e consumo. Tutto questo è inaccettabile: una mancanza di rispetto
enorme per il Consiglio, per la Regione, ma soprattutto per i
cittadini. Questa arroganza ormai ha stancato, la misura è colma".