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Giornata dei corregionali all'estero, le testimonianze (2)

28.07.2017
11:44
(ACON) Villa Manin (Passariano, Udine), 28 lug - CMC - E' seguita quindi la toccante testimonianza di Enrique Luciano Petracco, nato a Caracas nel 1956, una lunga carriera dedicata all'insegnamento prima oltreoceano a poi a Trieste. Petracco, offrendo un'analisi della situazione economica e sociale e dei nostri corregionali in Venezuela, ha ricordato la significativa e operosa presenza dei friulani negli anni '60, definiti "il principale motore delle trasformazioni economiche del paese", capaci di lasciare un'impronta di lavoro e di ingegno ancora oggi presente in molte infrastrutture e aziende. La migrazione friulana permise al Venezuela - ha continuato Petracco - un grande salto di qualità in termini di arricchimento sociale e culturale: insegnò ai venezuelani il valore del lavoro, della famiglia, del risparmio per il futuro.

"Lontani, ma non assenti", i corregionali vissero con apprensione e commozione il tragico terremoto del '76 facendosi parte attiva inviando in Friuli cibo, tende e materiale di edilizia per la ricostruzione.

Petracco poi ha ripercorso la nascita dei Fogolar Furlàn, nel 1978 a Caracas, poi a San Cristobal, oggi chiuso per l'instabilità politica, quindi a Valencia, Barquisimeto, Puerto Ordaz e Maracaibo, dove si tramandavano l'identità, le ricorrenze, i costumi, le feste e i piatti tipici della terra di origine.

In ultimo, la situazione attuale in Venezuela dalla grave crisi economica degli anni '80 alle dittature di Chavez prima e di Maduro oggi. Il quadro rappresentato da Petracco è drammatico, tra crisi, corruzione e malavita dilagante. I corregionali rimasti oltre oceano rischiano quotidianamente la vita. Sono duecento le famiglie friulane che non possono uscire dal Paese per mancanza di passaporti e che oggi hanno bisogno di sostegno e di un aiuto immediato, concreto, efficace.

E' toccato poi a Giuliano Dallaporta Xydias offrire, sulla scorta di molti dati, un approfondimento sull'emigrazione attuale tra problemi, soluzioni e opportunità, con uno sguardo acuto sui giovani, considerando aspetti economici, sociali, umani.

Triestino, figlio del celebre scrittore e alpinista Spiro, vero e proprio mito della montagna, egli vive da molti anni in Ungheria dove si è affermato come imprenditore e marketing manager, vantando una pluriennale esperienza nella gestione operativa di filiali estere e nello sviluppo di reti commerciali. E' il fondatore e l'attuale presidente dell'associazione Giuliani nel Mondo di Ungheria, a Budapest.

(foto, immagini tv)

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