LN: Zilli, dire la verità sui friulani dal Venezuela ospitati in FVG
(ACON) Trieste, 29 lug - COM/MPB - "Serracchiani si fa bella
sostenendo di aver accolto proprio in queste ore una famiglia
venezuelana? Bene, ci dica dov'è ospitata e in quali condizioni.
Proprio in queste ore ho saputo di una giovane famiglia
proveniente dal Venezuela e alloggiata alla caserma Friuli. Siamo
di fronte alle stesse persone? Serracchiani ci dica la verità".
La denuncia parte da Barbara Zilli (LN) che aggiunge "Sto
parlando di una giovane coppia con una bimba di uno e un bimbo di
quattro anni che sono scappati non senza difficoltà dal loro
Paese per raggiungere il Friuli ed hanno qui richiesto asilo
politico. Queste persone sono attualmente "ospitate" alla Caserma
Friuli, dividono gli spazi con tanti giovani maschi sedicenti
profughi, si servono della stessa mensa con due bambini in
tenerissima età e hanno paura, visto che non hanno neppure la
chiave nella porta della camera per potersi assicurare la
tranquillità notturna".
"Impossibile trovare per loro una sistemazione dignitosa? -
chiede Zilli - Per chi non ha alcun diritto spalanchiamo senza
esitazione le porte degli hotel a quattro stelle e appartamenti
vari, per chi sicuramente è un rifugiato a tutti gli effetti e in
aggiunta di origini italiane non c'è alcun riguardo.
"Mentre i nostri corregionali fuggiti da situazioni di vera
difficoltà sono costretti a rimanere nelle caserme in condizioni
vergognose, la Prefettura stanzia milioni di euro per la gestione
degli immigrati, per ospitarli nei comuni.
"Ai limiti del paradossale poi - commenta l'esponente del
Carroccio - pensare di riservare un trattamento di favore per una
trentina di persone dichiarate "vulnerabili", che secondo il
Prefetto hanno bisogno di assistenza psichiatrica e psicologica.
E' semplicemente ridicolo, tanto più che il costo pubblico per
questi soggetti vulnerabili passa da 35 a 45 euro giornalieri.
"Ho preparato un'interrogazione alla Giunta per denunciare questa
situazione squallida e pretendere che per questa famiglia sia
immediatamente trovata una soluzione abitativa - rincara Zilli -
annunciata come pronta dalla Caritas già ieri ma rinviata ancora.