FI: Riccardi, riforma sanitaria, il fallimento sta negli accessi
(ACON) Trieste, 30 lug - COM/MPB - "I fatti si incaricano
puntualmente di smentire i toni trionfalistici con cui la
presidente Serracchiani e l'assessore Telesca provano a vendere
la disastrosa riforma con cui hanno distrutto la sanità
regionale. L'altro giorno l'episodio di Maniago, ieri quello di
Passons. E purtroppo sono casi tutt'altro che isolati".
Lo dichiara in capogruppo di Forza Italia in Consiglio Regionale
Riccardo Riccardi.
"Ma la conferma del fallimento - prosegue il capogruppo -, oltre
che nei fatti, sta nelle gravissime parole del direttore della
centrale unica del 118 Vittorio Antonaglia, che dice che le
risorse non sono sufficienti per dare risposte a tutti.
Affermazione che descrive bene una scenario indegno di un Paese
civile e soprattutto di una Regione che è sempre stata
all'avanguardia in ambito sanitario come il Friuli Venezia Giulia.
"Distinguere i casi gravi da quelli meno gravi - aggiunge - è una
logica tanto ovvia quanto urgente da gestire nell'ambito della
garanzia dell'erogazione del servizio in tempi decenti. Non è
ammissibile che la colpa sia attribuita ad un paziente che,
sentendosi male, si rivolge come ha sempre fatto all'ospedale.
"Il vero problema - precisa Riccardi - sta in una riforma
sanitaria che ha svuotato di risorse gli ospedali senza
attrezzare adeguatamente le strutture territoriali e soprattutto
senza fornire un'informazione adeguata e capillare alla
cittadinanza circa i nuovi referenti territoriali da contattare
in caso di malore. Purtroppo la logica che emerge è questa: se il
paziente si rivolge all'ospedale invece che al territorio, si
arrangi e aspetti. E i fatti dimostrano che il vero fallimento
sta negli accessi, dalla medicina di base agli esami
specialistici al Pronto Soccorso.
"Noi non ci rassegniamo - insiste l'esponente di Forza Italia -
alla bandiera bianca e non accettiamo la fanfara mediatica sui
tronfi di una riforma che ha devastato la nostra sanità. Se il
sistema non è ancora collassato su se stesso è solo grazie alla
professionalità, alla dedizione e alla passione di medici e
infermieri che quotidianamente cercano di garantire il diritto
sacrosanto all'assistenza sanitaria nonostante una riforma che ha
messo in ginocchio l'intero settore", conclude Riccardo Riccardi.