M5S: Dal Zovo e Bianchi, pdl città più verdi e più sane
(ACON) Trieste, 2 ago - COM/RCM - Città più verdi, più
intelligenti, più sane. Questo, in breve, l'obiettivo della nuova
proposta di legge per la progettazione di città verdi, sane e
resilienti ai cambiamenti climatici, presentata dalle consigliere
regionali del MoVimento 5 Stelle Ilaria Dal Zovo ed Elena
Bianchi.
La proposta n. 226 - spiega Ilaria Dal Zovo, prima firmataria
-affronta molte e diverse questioni che coinvolgono la
pianificazione, la progettazione e la gestione delle aree verdi
urbane. Più precisamente, propone di superare la visione che
attribuisce loro una funzione meramente estetica e di arredo
urbano per riconoscere che, invece, forniscono numerosi servizi
ecosistemici quali il controllo delle acque superficiali, la
conservazione della biodiversità, la regolazione del microclima,
la mitigazione del calore e il miglioramento della qualità
dell'aria. Le aree verdi sono strumento di salute, di benessere
(anche mentale) delle persone, di arricchimento del "capitale
sociale" inteso come insieme di relazioni di collettività aperte
e disponibili alla progettualità condivisa, alla reciprocità e
alla fiducia.
Questa proposta di legge introduce strumenti per aiutare gli
amministratori e i tecnici ad affrontare le questioni
dell'adattamento al cambiamento climatico, della tutela della
biodiversità e del contenimento del consumo di suolo. Tra questi
- ricorda Elena Bianchi - c'è la cosiddetta riduzione
dell'impatto edilizio (Rie) nei regolamenti edilizi. Si tratta di
un indice di qualità ambientale, già utilizzato in centri come
Bologna e Bolzano, che serve per certificare la qualità
dell'intervento edilizio rispetto alla permeabilità del suolo e
all'incremento dello standard del verde. Attraverso dei parametri
definiti è possibile, infatti, mettere a confronto interventi e
metodologie "green" su tetti e pareti degli edifici con quelli
utilizzati tradizionalmente.
Le questioni affrontate da questa nostra proposta non sono più
rimandabili. Per questo - aggiunge la Dal Zovo - abbiamo inserito
una lunga serie di progetti di formazione per far diventare il
sistema delle aree verdi e degli spazi aperti l'asse portante
della riorganizzazione e riqualificazione urbana, di
pianificazione per la connessione delle aree urbane e periurbane,
di progettazione di tetti verdi e di interventi di cura e
manutenzione del verde per la tutela della biodiversità urbana.
Ci auguriamo che le misure introdotte da questa norma innovativa
siano presto portate all'attenzione del Consiglio regionale e
possano diventare ulteriori strumenti di progettazione di
ambienti di vita sani, salubri e sostenibili in Friuli Venezia
Giulia. Anche perché - concludono le due pentastellate - sono
evidenti le sintonie con il Piano paesaggistico regionale
presentato poche settimane fa dalla Giunta Serracchiani.