M5S: Regione rigetti decisioni del Governo su gioco d'azzardo
(ACON) Trieste, 3 ago - COM/RCM - La presidente Serracchiani
deve opporsi al blitz d'agosto del Governo Gentiloni che vuole
favorire le solite lobby del gioco d'azzardo, sottrarre risorse
ai cittadini e limitare il potere di Regioni e Comuni.
Utilizzando un linguaggio giuridico-politichese, il Governo tenta
di distruggere regolamenti comunali e regionali no-slot che
vogliono limitare e diminuire fortemente la diffusione di questa
gravissima piaga sociale.
La denuncia arriva dal gruppo del MoVimento 5 Stelle in Consiglio
regionale.
Ricordiamo - si legge in una nota - che in Friuli Venezia Giulia
è stata da poco approvata una legge fortemente richiesta dal
MoVimento 5 Stelle e che ha accolto la quasi totalità delle sue
proposte. Tra le più significative, quella che limita l'accesso
ai finanziamenti regionali ai soli esercenti che non ospitano le
slot machine, il divieto all'installazione di macchinette da
gioco entro la distanza di 500 metri dai luoghi sensibili anche
per le attività già aperte, il limite degli orari di gioco
all'interno delle sale, l'attivazione di un numero verde per le
richieste di aiuto, il divieto della pubblicità delle sale gioco
e dell'oscuramento delle vetrine.
Il blitz del Governo Gentiloni - proseguono i pentastellati
-rischia di azzerare questo storico risultato. Nella bozza di
riordino del settore presentata alle Regioni il 31 luglio, è
proposta una offerta uniforme sul territorio per garantire
l'effettiva attività commerciale dei punti vendita del gioco
pubblico previsti a regime (18.000 sale e punti gioco e 30/35.000
esercizi). In sostanza, se un futuro Governo o enti locali
volessero combattere ancora di più l'azzardopatia non potrebbero
più diminuire l'offerta.
Nel testo - riportano i 5 consiglieri regionali - si legge ancora
che i punti di vendita di gioco previsti a regime sono
distribuiti d'intesa tra le Regioni, proporzionalmente, sulla
base della attuale distribuzione numerica, ma tenendo conto della
diversa collocazione urbanistica e sociale, e potranno adottare
regolamenti urbanistici, ma tenendo anche conto della ubicazione
degli investimenti esistenti, consentano una equilibrata
distribuzione nel territorio allo scopo di evitare il formarsi di
ampie aree nelle quali l'offerta di gioco pubblico sia o
totalmente assente o eccessivamente concentrata.
Questo linguaggio subdolo e burocratico - è il commento del M5S -
cerca di nascondere il fatto che possono decadere tutti i
regolamenti comunali e le leggi regionali, come quella appena
approvata in Friuli Venezia Giulia, che stabilendo precise
distanze di sicurezza e individuando un lungo elenco di luoghi
sensibili vogliono tutelare la salute dei cittadini.
Medesimo trucco viene escogitato per la limitazione degli orari
di 6 ore perché, come vorrebbe il governo Gentiloni, "la
distribuzione oraria delle fasce di interruzione del gioco
nell'arco della giornata va definita in una prospettiva il più
omogenea possibile nel territorio nazionale". Proposte
inaccettabili che la Regione Friuli Venezia Giulia deve rigettare
senza se e senza ma.