M5S: Frattolin, Enel responsabile incuria bacino Vajont
(ACON) Trieste, 4 ago - COM/RCM - "I laghi della nostra regione
in molti casi sono colmi di ghiaia e di fanghi. Fenomeni che
recentemente hanno interessato gli invasi di Barcis, Sauris e
Cavazzo".
A denunciarlo è la consigliera regionale del MoVimento 5 Stelle
Eleonora Frattolin, che sull'argomento ha appena depositato
un'interpellanza.
L'ultima emergenza di questo tipo - scrive dunque la Frattolin -
riguarda quello che è rimasto del lago del Vajont, in gran parte
svuotato dal disastro del 1963 che causò quasi duemila vittime.
Qui gli accumuli di ghiaia, registrati fin dal lontano 2001, si
sono notevolmente aggravati, interessando gli ingressi delle
tubazioni del bacino che sono quasi del tutto ostruiti. Per la
normativa vigente, il gestore del lago ha la competenza e la
responsabilità degli interventi manutentivi, sia in tema di
prevenzione sia di tutela dei corpi idrici e dell'ambiente in
generale. Il gestore del bacino del Vajont è l'Enel, che però
continua a trascurare questo problema. Per questo desidero sapere
dalla Giunta Serracchiani quali azioni intenda assumere nei
confronti del colosso dell'energia, responsabile della mancata
manutenzione dell'invaso.
La manutenzione degli invasi e il monitoraggio degli interventi
sono fondamentali per la vita dei nostri laghi, dell'ecosistema
acquatico, delle attività di pesca e delle risorse idriche -
spiega ancora la pentastellata -. Per questo l'Esecutivo
regionale deve spiegare se anche gli altri invasi del Friuli
Venezia Giulia sono dotati dei Piani di gestione e monitoraggio
previsti dalla legge n. 152 del 2006. Inoltre, se le operazioni
di manutenzione di questi bacini sono svolte secondo le modalità
e le tempistiche richieste dalle normative in vigore.
La nostra speranza è che la Giunta Serracchiani non voglia
gestire queste problematiche solo quando è troppo tardi come già
accaduto, purtroppo, in occasione delle emergenze idriche.
Ricordiamo che, per il lago di Barcis, gli interventi di
manutenzione, anziché ricadere sul gestore della diga, furono
affidati alla Protezione civile a seguito dell'intervento di
sopraelevazione della strada regionale 251 in corrispondenza del
torrente Varma. Non vorremmo che la cosa si ripetesse per il
Vajont.
La Protezione civile - chiosa la Frattolin - è finanziata
interamente dalla Region, quindi dai suoi cittadini. È venuto il
momento che l'Enel, multinazionale con un fatturato che nel 2016
ha superato i 70 miliardi di euro, si prenda cura di un luogo
così importante per la storia del nostro Paese. Secondo l'Onu, il
disastro del Vajont è infatti "il peggior disastro ambientale
nella gestione del territorio mai accaduto provocato dall'uomo".