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FI: Novelli, Nue e centrale unica 118 continuano a non funzionare

14.08.2017
16:12
(ACON) Trieste, 14 ago - COM/AB - "Gli assessori Panontin e Telesca continuano a difendere un sistema che non funziona e che invece dovrebbe funzionare come un orologio svizzero".

È quanto dichiara Roberto Novelli, consigliere regionale di FI, rispetto alle riaccese polemiche di questi giorni sul Nue e la centrale unica del 118.

"Le segnalazioni - rileva Novelli- arrivano anche da operatori dei Vigili del fuoco, che spiegano come nelle loro centrali operative ci siano persone che, oltre a rispondere al telefono, si alternano in interventi operativi. È evidente che senza la pratica la grammatica non è sufficiente e, per essere efficaci come filtro dell'emergenza, gli operatori del 112 mancano di questo aspetto fondamentale, basandosi solo su un programma informatico messo a loro disposizione".

"A causa dei disservizi sempre più cittadini si arrangiano, chiamando direttamente i Comandi provinciali dei VVFF. Uno dei tanti casi accaduti riguarda, ad esempio, una fuga di gas da una tubatura in una località della bassa Friulana, dove l'avvisatore ha atteso più di cinque minuti prima che gli passassero la sala operativa e nel frattempo, allarmato dalla lunga attesa, ha chiamato direttamente il comando per chiedere cosa dovesse fare. Molto spesso, se chi risponde è anche un operativo riesce a risolvere le micro emergenze al telefono, peraltro senza ritardo e senza un inutile dispendio di uomini e mezzi. Ma se a rispondere non è un operativo, che succede?"

"Lo ribadisco ancora una volta: non siamo contro il Nue - prosegue l'esponente di Forza Italia - ma non bisogna essere così ottusi da non volerlo migliorare. È necessario un tavolo, purtroppo tardivo, con gli operatori dell'emergenza, VVFF, Forze di polizia, operatori del 118 e la Regione, perché possano essere ascoltati e il sistema reso efficiente in base alle loro indicazioni. Ma per fare questo ci vuole anche la modestia che purtroppo questa Giunta regionale non ha".

"Se il sistema informatico del Nue costringe l'operatore a una griglia di domande e a una persona che si è persa in un sentiero di montagna viene chiesta la via, capiamo tutti che si tratta di una procedura creata da persone che stanno al Viminale dietro una scrivania e che, quindi, nella pratica non funziona".

"Con i problemi che sta dando attualmente il 112, in particolare di attesa - afferma ancora Novelli- l'utente ha italicamente incominciato a ingegnarsi, chiamando l'amico poliziotto, o il vigile del fuoco, o un operatore del 118, o direttamente le varie sedi e comandi: insomma, un disastro e un caos totale. Per non parlare del fatto che il Nue mette le richieste di intervento in ordine cronologico, non quindi in base alla gravità della richiesta di aiuto".

"Spostando lo sguardo sull'elisoccorso, permangono i gravissimi problemi di comunicazione tra l'elicottero che opera in zone impervie e la Centrale. Questo sistema di comunicazione è fallimentare, nonostante i tanti soldi pubblici spesi. Anche se è stato cambiato tutto il vecchio parco radio con un nuovo sistema digitale, le comunicazioni tra il mezzo in volo e chi opera a terra e dovrebbe fornire tutti gli elementi utili per il soccorso di emergenza sono incomplete ed entrano a strappi, con gravi rischi per la precisione dell'intervento e anche per la riuscita dell'intervento stesso".

"Al di là dei proclami della Giunta, tutto rimane come prima e le persone da soccorrere rischiano sempre di più. Il tutto è facilmente dimostrabile con una prova in volo. Per questo - conclude Novelli- chiederò alla Giunta, o a chi ne avesse le competenze, di autorizzare un componente della Commissione sanità a una prova in volo in soccorso simulato. Così vedremo finalmente chi dice la verità".