FI: Novelli, Nue e centrale unica 118 continuano a non funzionare
(ACON) Trieste, 14 ago - COM/AB - "Gli assessori Panontin e
Telesca continuano a difendere un sistema che non funziona e che
invece dovrebbe funzionare come un orologio svizzero".
È quanto dichiara Roberto Novelli, consigliere regionale di FI,
rispetto alle riaccese polemiche di questi giorni sul Nue e la
centrale unica del 118.
"Le segnalazioni - rileva Novelli- arrivano anche da operatori
dei Vigili del fuoco, che spiegano come nelle loro centrali
operative ci siano persone che, oltre a rispondere al telefono,
si alternano in interventi operativi. È evidente che senza la
pratica la grammatica non è sufficiente e, per essere efficaci
come filtro dell'emergenza, gli operatori del 112 mancano di
questo aspetto fondamentale, basandosi solo su un programma
informatico messo a loro disposizione".
"A causa dei disservizi sempre più cittadini si arrangiano,
chiamando direttamente i Comandi provinciali dei VVFF. Uno dei
tanti casi accaduti riguarda, ad esempio, una fuga di gas da una
tubatura in una località della bassa Friulana, dove l'avvisatore
ha atteso più di cinque minuti prima che gli passassero la sala
operativa e nel frattempo, allarmato dalla lunga attesa, ha
chiamato direttamente il comando per chiedere cosa dovesse fare.
Molto spesso, se chi risponde è anche un operativo riesce a
risolvere le micro emergenze al telefono, peraltro senza ritardo
e senza un inutile dispendio di uomini e mezzi. Ma se a
rispondere non è un operativo, che succede?"
"Lo ribadisco ancora una volta: non siamo contro il Nue -
prosegue l'esponente di Forza Italia - ma non bisogna essere così
ottusi da non volerlo migliorare. È necessario un tavolo,
purtroppo tardivo, con gli operatori dell'emergenza, VVFF, Forze
di polizia, operatori del 118 e la Regione, perché possano essere
ascoltati e il sistema reso efficiente in base alle loro
indicazioni. Ma per fare questo ci vuole anche la modestia che
purtroppo questa Giunta regionale non ha".
"Se il sistema informatico del Nue costringe l'operatore a una
griglia di domande e a una persona che si è persa in un sentiero
di montagna viene chiesta la via, capiamo tutti che si tratta di
una procedura creata da persone che stanno al Viminale dietro una
scrivania e che, quindi, nella pratica non funziona".
"Con i problemi che sta dando attualmente il 112, in particolare
di attesa - afferma ancora Novelli- l'utente ha italicamente
incominciato a ingegnarsi, chiamando l'amico poliziotto, o il
vigile del fuoco, o un operatore del 118, o direttamente le varie
sedi e comandi: insomma, un disastro e un caos totale. Per non
parlare del fatto che il Nue mette le richieste di intervento in
ordine cronologico, non quindi in base alla gravità della
richiesta di aiuto".
"Spostando lo sguardo sull'elisoccorso, permangono i gravissimi
problemi di comunicazione tra l'elicottero che opera in zone
impervie e la Centrale. Questo sistema di comunicazione è
fallimentare, nonostante i tanti soldi pubblici spesi. Anche se è
stato cambiato tutto il vecchio parco radio con un nuovo sistema
digitale, le comunicazioni tra il mezzo in volo e chi opera a
terra e dovrebbe fornire tutti gli elementi utili per il soccorso
di emergenza sono incomplete ed entrano a strappi, con gravi
rischi per la precisione dell'intervento e anche per la riuscita
dell'intervento stesso".
"Al di là dei proclami della Giunta, tutto rimane come prima e le
persone da soccorrere rischiano sempre di più. Il tutto è
facilmente dimostrabile con una prova in volo. Per questo -
conclude Novelli- chiederò alla Giunta, o a chi ne avesse le
competenze, di autorizzare un componente della Commissione sanità
a una prova in volo in soccorso simulato. Così vedremo finalmente
chi dice la verità".