M5S: Ussai, le criticità del Nue 112 punto per punto
(ACON) Trieste, 16 ago - COM/RCM - "Mai attaccato gli operatori
del Numero unico per l'emergenza (Nue) 112 , messi in grave
difficoltà dalle decisioni scellerate prese dalla Giunta
Serracchiani".
La specifica arriva da Andrea Ussai, consigliere regionale di
M5S, in merito alle affermazioni dell'assessore alla Salute,
Maria Sandra Telesca, in difesa del Nue 112.
Ussai ci tiene a far sapere di non aver "mai attaccato gli
operatori del 112 e del 118 i quali, anzi, sono le persone messe
maggiormente in difficoltà dalle decisioni della Giunta.
"La Telesca parla di meno chiamate gestite dal 118, in
particolare perché il Nue 112 opera da filtro e consente così di
scartare o reindirizzare quelle di carattere non sanitario.
Ragionamento lapalissiano. Le 50mila chiamate in più registrate
dal vecchio sistema - spiega ancora Ussai - sono dovute, infatti,
alle telefonate non sanitarie che il Nue 112 oggi ovviamente
filtra e non passa al 118, a quelle prettamente informative
risolte direttamente dagli operatori del Nue e a quelle per la
Guardia medica di Trieste attraverso il Numero verde. In realtà
il numero di chiamate è sempre lo stesso, solo che alla Sala
operativa regionale emergenza sanitaria (Sores) arrivano
esclusivamente quelle sanitarie. Se non fosse stato così, il Nue
112 poteva chiudere immediatamente.
"La Telesca afferma che nello stesso arco di tempo le missioni
attivate, ovvero gli interventi dei mezzi di soccorso, sono
aumentate, passando da 28.838 a 30.843 (2.005 in più, quasi il
7%): una media di 360 al giorno. Questo è un dato interessante e
che tutti a spanne si aspettavano - commenta il pentastellato -.
Dalle informazioni raccolte direttamente dagli operatori, questa
è l'ovvia conseguenza del 'dispatch' che, sovrastimando la
situazione clinica, genera praticamente sempre una missione anche
per le situazioni gestibili diversamente (come avveniva in
passato). L'utilizzo del dispatch per la gestione di solo una
parte delle chiamate (che verosimilmente fluttua tra il 30% e il
50%) genera un 7% in più di missioni. Provate a immaginare se il
dispatch venisse usato nel 100% delle chiamate: sarebbe la
paralisi totale del sistema.
"La Telesca sostiene che la riduzione delle chiamate è il frutto
dell'introduzione di nuove tecnologie (app e geolocalizzazione) e
soprattutto dell'avvio operativo del Nue 112. La riduzione delle
chiamate, invece, non ha nulla a che vedere con l'introduzione di
nuove tecnologie, che tra l'altro non funzionano - ironizza Ussai
-. Ricordiamo che i tablet sono stati rottamati e che la
geolocalizzazione delle chiamate non solo non è sempre precisa,
ma molte volte non viene proprio utilizzata dagli operatori del
Nue 112. A Trieste, ma anche nelle zone montane della regione, ci
sono stati segnalati casi di geolocalizzazione non utilizzata con
target errato.
"La Telesca dice che il maggior numero di missioni è anche il
risultato del nuovo Piano dell'emergenza urgenza, che ha messo a
disposizione sull'intero territorio regionale più mezzi di
soccorso e con una loro distribuzione più capillare, in un quadro
di contestuale potenziamento degli organici. E qui siamo alle
barzellette. Dove sono aumentati gli organici? Gli unici organici
aumentati sono quelli delle realtà convenzionate e non c'è stata
alcuna distribuzione capillare. L'assessore dovrebbe spiegare
quante e quali postazioni sono cambiate con l'introduzione della
riforma.
"La Telesca racconta che l'analisi dei dati mette poi in risalto
che per i codici più gravi (rossi e gialli) i tempi di soccorso,
ovvero quelli che intercorrono dalla chiamata all'arrivo di
un'autoambulanza o di un'automedica, in questi tre mesi hanno
rispettato gli standard nel 71,7% dei casi, contro il precedente
64,2%. Un fattore positivo che non ci basta e quindi siamo
impegnati per migliorare ancora. In sostanza, l'assessore sta
dicendo che il 71,7% dei codici gialli e rossi viene espletato in
area urbana entro gli 8 minuti e in area extraurbana entro i 20
minuti. Affermazioni a cui crediamo poco - dice Ussai -, smentite
dai dettagli degli interventi. L'assessore abbia il coraggio di
mostrare pubblicamente i tabulati.
"La Telesca invita ad adoperarsi per accrescere l'appropriatezza
degli interventi. Le quasi 31mila missioni effettuate hanno
riguardato per lo più codici verdi (persone che non corrono un
rischio immediato) e talvolta anche bianchi: 24.956 in totale, e
dunque con 5.887 codici tra rossi (persone in pericolo di vita) e
gialli (con problemi gravi). Parlando di appropriatezza, vogliamo
sapere quale sia la percentuale di corrispondenza tra codice di
uscita e codice di rientro. Infatti, se su 100 codici gialli
dichiarati, solo 30 rientrano in giallo, 50 in verde e 20 in
bianco, allora non ci siamo proprio: anche questo è un prodotto
del dispatch.
"La Telesca ricorda inoltre che il paziente non va trasportato
semplicemente al pronto soccorso più vicino ma al pronto soccorso
dell'ospedale più attrezzato, per assicurare le cure più
appropriate per il tipo di patologia. Va in quest'ottica la
costruzione di reti specifiche per la presa in carico, ad
esempio, di traumi cranici, ictus, infarti. Anche qui - accusa il
consigliere di opposizione - l'assessore mistifica la realtà.
Questi percorsi sono sempre esistiti. Un trauma cranico o un
infarto che si registra a Monfalcone è sempre stato centralizzato
a Trieste o Udine. La Centrale unica non c'entra niente. Anzi, ci
sono stati segnalati casi di situazioni critiche, come per
esempio gli infarti a Grado che sostano un'ora al Pronto soccorso
di Monfalcone invece di andare direttamente in emodinamica a
Trieste, casi che non solo non sono stati risolti ma vengono
deliberatamente taciuti.
"La Telesca prega, infine, che le telefonate dirette al 118 (che
in effetti sono ancora possibili) devono essere effettuate solo
in caso di emergenze sanitarie, e non certo per segnalare
l'allagamento di uno scantinato, come purtroppo è accaduto anche
in questi ultimi giorni, durante la violenta ondata di maltempo.
Cosa vuol dire telefonare direttamente al 118? Se si fa il 118,
risponde sempre il Nue 112. L'assessore dà messaggi sbagliati e
fuorvianti - chiosa Ussai - che generano ulteriore confusione".