Citt: Paviotti, per i migranti accoglienza diffusa ed equilibrata
(ACON) Trieste, 23 ago - COM/RCM - Si dice interdetto dalle
dichiarazioni del sindaco di Gorizia, Rodolfo Ziberna, che
propone l'utilizzo delle caserme dismesse per un'accoglienza
concentrata dei profughi, il capogruppo dei Cittadini in
Consiglio regionale, Pietro Paviotti.
In campagna elettorale - afferma dunque Paviotti -, i candidati
del centrodestra (vale per Gorizia come per Trieste) sono soliti
promettere una soluzione veloce del problema, liberando le loro
città dal "fastidio" di dover organizzare l'accoglienza di
persone indesiderate. Dopodiché, vinte le elezioni e alla prova
dei fatti, emerge drammaticamente la mancanza di una qualsiasi
proposta per fronteggiare e governare il fenomeno, a tutela
soprattutto dei residenti oltre che dei profughi, molti dei
quali, ricordiamolo, hanno diritto a una protezione così come
stabilito dai trattati internazionali.
A detta dell'esponente di centrosinistra, utilizzare la caserma
di Villa Vicentina, in provincia di Udine, significherebbe
concentrare un numero sproporzionato di richiedenti asilo in un
Comune che conta poco più di 1.000 abitanti. E' l'esatto
contrario - sottolinea Paviotti - di ciò che si dovrebbe fare per
tutelare, in primis, la popolazione residente che non può
sopportare un numero troppo elevato di presenze. E' noto come la
Regione abbia, invece, sostenuto l'accoglienza diffusa e i
progetti Sprar (Sistema di protezione per richiedenti asilo e
rifugiati) che anche nell'Unione territoriale intercomunale
dell'Agro Aquileiese stanno prendendo forma. Sono soluzioni che
danno risposte positive perché, come ho già avuto modo di
ricordare, gestite dal basso, con la collaborazione delle
associazioni locali, dove gli ospiti hanno anche potuto rendersi
utili alla comunità con piccoli lavori, ma significativi anche
sotto l'aspetto simbolico e pratico.
Si sostengano, dunque, le forme di accoglienza diffusa
richiamando, e questo invece è giusto, tutti i sindaci a fare
proporzionalmente la propria parte. Per raggiungere l'obiettivo,
però - ammonisce il consigliere -, bisogna innanzitutto smettere
di alimentare e cavalcare politicamente (come fa sempre il
centrodestra) la protesta dei cittadini impauriti dall'arrivo di
qualche richiedente asilo; perché è proprio questo fenomeno che
crea un problema ai nostri sindaci e ostacola una equilibrata ed
equa distribuzione dell'accoglienza.