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M5S: Sergo, attività mafiose in crescita in FVG

24.08.2017
16:53
(ACON) Trieste, 24 ago - COM/MPB - "Nelle ultime ore i media hanno dato ampio risalto alle dichiarazioni della presidente Serracchiani sui dati delle denunce per estorsione forniti dall'Ufficio studi della Cgia di Mestre, in base ai quali negli ultimi 5 anni le denunce nella nostra regione sarebbero aumentate del 125,4 per cento (+79 denunce). Ci teniamo a ricordare che la proposta di legge AntiMafia presentata dal MoVimento 5 Stelle nel novembre 2015, approvata nel mese di maggio di quest'anno conteneva uno specifico articolo dedicato agli "Interventi per la prevenzione e il contrasto dell'usura e dell'estorsione"."

A parlare è il capogruppo del MoVimento 5 Stelle in Consiglio regionale Cristian Sergo che sottolinea come "con l'introduzione di questo articolo, grazie alle competenze legislative regionali, si prevedeva l'integrazione degli interventi statali per contribuire a combattere e prevenire i fenomeni dell'usura e dell'estorsione nel nostro territorio, promuovere specifiche azioni di tipo educativo e culturale volte a favorirne l'emersione, e infine gli interventi per prevenire le situazioni di disagio e di dipendenza connesse e derivanti da queste attività criminose di stampo mafioso.

"Purtroppo però l'articolo è stato soppresso durante la discussione in V Commissione con un emendamento presentato dal Partito democratico e votato dalla maggioranza".

Il portavoce Cinquestelle sottolinea quanto appaiano piene di ipocrisia e in gravissimo ritardo le prese di posizione della presidente del Friuli Venezia Giulia che si dice pronta a contrastare tale fenomeno.

"Il MoVimento 5 Stelle aveva proposto di inserire questi articoli perché consapevole della gravità del fenomeno che, certamente, non si è palesato ieri, ma è presente nel nostro territorio da molti anni.

"Le dichiarazioni di Debora Serracchiani dimostrano invece che i politici di questa Regione non se ne erano mai accorti e ci sono voluti i consiglieri pentastellati - conclude Sergo - per portare finalmente all'attenzione delle istituzioni la gravità di questo fenomeno".