M5S: Sergo, attività mafiose in crescita in FVG
(ACON) Trieste, 24 ago - COM/MPB - "Nelle ultime ore i media
hanno dato ampio risalto alle dichiarazioni della presidente
Serracchiani sui dati delle denunce per estorsione forniti
dall'Ufficio studi della Cgia di Mestre, in base ai quali negli
ultimi 5 anni le denunce nella nostra regione sarebbero aumentate
del 125,4 per cento (+79 denunce). Ci teniamo a ricordare che la
proposta di legge AntiMafia presentata dal MoVimento 5 Stelle nel
novembre 2015, approvata nel mese di maggio di quest'anno
conteneva uno specifico articolo dedicato agli "Interventi per la
prevenzione e il contrasto dell'usura e dell'estorsione"."
A parlare è il capogruppo del MoVimento 5 Stelle in Consiglio
regionale Cristian Sergo che sottolinea come "con l'introduzione
di questo articolo, grazie alle competenze legislative regionali,
si prevedeva l'integrazione degli interventi statali per
contribuire a combattere e prevenire i fenomeni dell'usura e
dell'estorsione nel nostro territorio, promuovere specifiche
azioni di tipo educativo e culturale volte a favorirne
l'emersione, e infine gli interventi per prevenire le situazioni
di disagio e di dipendenza connesse e derivanti da queste
attività criminose di stampo mafioso.
"Purtroppo però l'articolo è stato soppresso durante la
discussione in V Commissione con un emendamento presentato dal
Partito democratico e votato dalla maggioranza".
Il portavoce Cinquestelle sottolinea quanto appaiano piene di
ipocrisia e in gravissimo ritardo le prese di posizione della
presidente del Friuli Venezia Giulia che si dice pronta a
contrastare tale fenomeno.
"Il MoVimento 5 Stelle aveva proposto di inserire questi articoli
perché consapevole della gravità del fenomeno che, certamente,
non si è palesato ieri, ma è presente nel nostro territorio da
molti anni.
"Le dichiarazioni di Debora Serracchiani dimostrano invece che i
politici di questa Regione non se ne erano mai accorti e ci sono
voluti i consiglieri pentastellati - conclude Sergo - per portare
finalmente all'attenzione delle istituzioni la gravità di questo
fenomeno".