FI: Piccin, attese al Pronto Soccorso, necessario cambiare rotta
(ACON) Trieste, 28 ago - COM/MPB - "I dati del primo rendiconto
quadrimestrale 2017 di valutazione economica, finanziaria e
gestionale del servizio sanitario mettono in evidenza le
debolezze del nuovo assetto disegnato dal centrosinistra, dove il
progetto di sanità territoriale è fallito. Questa è un'ulteriore
dimostrazione di come, se non si dovesse intervenire al più
presto con un'accurata politica di potenziamento del personale, i
punti più critici, quali i Pronto soccorso, rischiano il collasso
prima dell'arrivo dell'autunno".
È questa la denuncia di Mara Piccin, consigliere regionale di
Forza Italia e già componente della III Commissione Sanità.
"Il calo fisiologico dei primi mesi estivi, dopo l'aumento dei
primi quattro mesi, ha dato un po' di fiato al servizio sanitario
regionale - spiega Mara Piccin - ma ora, da diverse segnalazioni
pervenutemi, le attese nei Pronto soccorso stanno di nuovo
crescendo da Pordenone a Trieste. Questo è un problema che avevo
già sollevato diverse volte nel corso della legislatura facendomi
anche portavoce dei lavoratori del comparto sanità che sono
obbligati a fronteggiare le insufficienze organizzative per
garantire il diritto alla salute dei cittadini. Numeri elevati da
gestire e le recriminazioni dei pazienti sono solo due esempi
delle problematiche che affliggono ogni giorno i dipendenti a
causa delle scelte politicamente sbagliate in tema di
organizzazione sanitaria.
"Per questo - prosegue Piccin - l'assessore Telesca dovrebbe
mettere in atto una revisione dell'attuale configurazione per
cercare di limitare il ripetersi di disagi in vista
dell'avvicinarsi della stagione autunnale e dell'influenza
stagionale".
La rappresentante di Forza Italia non lesina proposte per il
futuro.
"Per la prossima legislatura - conclude la consigliera
pordenonese - la strada è tracciata: è assolutamente necessario
un aumento di posti letto nelle strutture e garantire maggiori
risorse da investire in qualità del servizio affinché la sanità
pubblica regionale possa continuare ad affermarsi
qualitativamente nei confronti di quella privata".
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