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IV Comm: illustrazione ddl e pdl su gestione rifiuti e audizioni

29.08.2017
17:59
(ACON) Trieste, 29 ago - MPB - Illustrazione alla IV Commissione permanente, presieduta da Vittorino Boem (Pd) e riunita nella sala consiliare Tiziano Tessitori, di Piazza Oberdan 5, di due provvedimenti inerenti la gestione dei rifiuti: da parte dell'assessore Sara Vito del disegno di legge della Giunta contenente la disciplina organica della gestione dei rifiuti e principi di economia circolare; da parte della consigliera pentastellata Eleonora Frattolin della proposta di legge che ha depositato nel giugno 2015 assieme ai colleghi del Gruppo M5S riguardante la "strategia rifiuti zero-zero waste".

Il testo della Giunta - 35 articoli ripartiti in quattro Titoli - vuole superare lacune e limiti della legge regionale 30 del 1987, attualmente in vigore, che risulta non allineata con i principi e gli indirizzi dettati dalle disposizioni comunitarie e nazionali.

La finalità è ridurre la produzione di rifiuti promuovendo il riutilizzo dei beni a fine vita, ottimizzando la raccolta differenziata e il recupero energetico della frazione dei rifiuti non valorizzabile come materia, riducendo progressivamente l'incenerimento dei rifiuti ancora valorizzabili come materia e minimizzando lo smaltimento finale dei rifiuti in discarica.

Il ddl mira così, in base a principi di sviluppo sostenibile, a delineare un modello organizzativo di gestione dei rifiuti che sia in grado di mettere in rete attori pubblici e privati, orientando l'azione regionale - sia sotto il profilo della pianificazione sia sotto quello dell'incentivazione - a perseguire la diminuzione di rifiuti prodotti, l'incremento del riuso, la riparazione degli oggetti, l'ottimizzazione della qualità del materiale da riciclare, l'utilizzo del materiale riciclato, la riduzione dei rifiuti indifferenziati e degli sprechi nelle pubbliche amministrazioni, nelle utenze domestiche e in numerosi settori dell'industria e del commercio. Il piano regionale di gestione dei rifiuti rappresenta dunque il modello di riferimento per la nuova strategia di pianificazione in materia ambientale e si compone di una serie di documenti, dai programmi regionali di prevenzione dei rifiuti e degli imballaggi e per la riduzione dei rifiuti biodegradabili da collocare in discarica, ai criteri localizzativi regionali degli impianti di recupero e di smaltimento dei rifiuti; ai piani di gestione dei rifiuti urbani e speciali e dell'amianto; alle linee guida regionali per la gestione dei rifiuti sanitari, dei rifiuti spiaggiati e da spazzamenti stradale, dei rifiuti da costruzione e demolizione e dei centri di riuso; al piano regionale di bonifica dei siti contaminati; fino alle previsioni minime del regolamento comunale di gestione dii rifiuti urbani e assimilati, trattati distintamente per una maggiore flessibilità.

Quanto ai contenuti normativi il Titolo I (artt.1-14) riguarda il sistema regionale di gestione dei rifiuti (principi, finalità, prevenzione della produzione dei rifiuti, riutilizzo e riciclaggio; attività di informazione sui rifiuti; rapporti istituzionali; sistemi informativi regionali dei rifiuti; funzioni della Regione e dei Comuni; pianificazione regionale, sia riguardo i rifiuti - con anche i criteri localizzativi degli impianti di recupero e smaltimento -, sia l'amianto); il Titolo II (artt.15-27) l'autorizzazione unica per i nuovi impianti di recupero e di smaltimento e per le varianti degli impianti esistenti, e gli adempimenti connessi (attività istruttorie e di controllo, garanzie finanziarie, indennizzo ai Comuni; collaudo degli impianti, responsabilità della gestione); il Titolo III (artt.28 e 29) le azioni di controllo e le sanzioni; il Titolo IV (artt.30-35) le disposizioni transitorie e finali.

La proposta di legge dei Cinquestelle (30 articoli in tutto) vuole "ridurre l'impronta ecologia che ognuno apporta all'ambiente", e punta a massimizzare la riduzione dei rifiuti, il riuso dei beni a fine vita e il riciclaggio, e a minimizzare - fino a tendere a zero - lo smaltimento, il recupero di energia e il recupero di materia diverso dal riciclaggio.

Per perseguire queste finalità il progetto di legge contiene una serie di misure tese a incentivare anche economicamente una corretta filiera di trattamento dei materiali post-utilizzo, a spostare risorse dallo smaltimento e dall'incenerimento verso la riduzione, il riuso e il riciclo; la strada è quella di meccanismi economici automatici di premiazione dei soggetti che, applicando le migliori pratiche, ottengono i migliori risultati; viceversa, la penalizzazione di quei soggetti che continuano ad applicare pratiche contrarie; inoltre prevedendo: di finanziare il costo di avvio a chi decide di riconvertire la gestione verso pratiche virtuose; contrastare il crescente ricorso a pratiche di smaltimento dei rifiuti distruttive di materiali preziosi che smaltiti non in sicurezza o inceneriti determinano il rilascio di sostanze inquinanti dannose per l'ambiente e la salute; perseguire la progressiva dismissione degli inceneritori esistenti; dettare le norme che regolano l'accesso dei cittadini all'informazione e alla partecipazione in materia di rifiuti e salvaguardia della salute e dell'ambiente.

Il disegno di legge della Giunta sarà adottato come testo base ed elementi contenuti nella proposta di legge pentastellata potranno essere inseriti in forma di emendamenti.

L'esame in Commissione inizierà il 12 settembre.

Al termine dell'illustrazione, in merito ai due testi si sono svolte le audizioni con numerosi soggetti portatori di interesse.

(foto; immagini tv)