IV Comm: illustrazione ddl e pdl su gestione rifiuti e audizioni
(ACON) Trieste, 29 ago - MPB - Illustrazione alla IV
Commissione permanente, presieduta da Vittorino Boem (Pd) e
riunita nella sala consiliare Tiziano Tessitori, di Piazza
Oberdan 5, di due provvedimenti inerenti la gestione dei rifiuti:
da parte dell'assessore Sara Vito del disegno di legge della
Giunta contenente la disciplina organica della gestione dei
rifiuti e principi di economia circolare; da parte della
consigliera pentastellata Eleonora Frattolin della proposta di
legge che ha depositato nel giugno 2015 assieme ai colleghi del
Gruppo M5S riguardante la "strategia rifiuti zero-zero waste".
Il testo della Giunta - 35 articoli ripartiti in quattro Titoli -
vuole superare lacune e limiti della legge regionale 30 del 1987,
attualmente in vigore, che risulta non allineata con i principi e
gli indirizzi dettati dalle disposizioni comunitarie e nazionali.
La finalità è ridurre la produzione di rifiuti promuovendo il
riutilizzo dei beni a fine vita, ottimizzando la raccolta
differenziata e il recupero energetico della frazione dei rifiuti
non valorizzabile come materia, riducendo progressivamente
l'incenerimento dei rifiuti ancora valorizzabili come materia e
minimizzando lo smaltimento finale dei rifiuti in discarica.
Il ddl mira così, in base a principi di sviluppo sostenibile, a
delineare un modello organizzativo di gestione dei rifiuti che
sia in grado di mettere in rete attori pubblici e privati,
orientando l'azione regionale - sia sotto il profilo della
pianificazione sia sotto quello dell'incentivazione - a
perseguire la diminuzione di rifiuti prodotti, l'incremento del
riuso, la riparazione degli oggetti, l'ottimizzazione della
qualità del materiale da riciclare, l'utilizzo del materiale
riciclato, la riduzione dei rifiuti indifferenziati e degli
sprechi nelle pubbliche amministrazioni, nelle utenze domestiche
e in numerosi settori dell'industria e del commercio.
Il piano regionale di gestione dei rifiuti rappresenta dunque il
modello di riferimento per la nuova strategia di pianificazione
in materia ambientale e si compone di una serie di documenti, dai
programmi regionali di prevenzione dei rifiuti e degli
imballaggi e per la riduzione dei rifiuti biodegradabili da
collocare in discarica, ai criteri localizzativi regionali degli
impianti di recupero e di smaltimento dei rifiuti; ai piani di
gestione dei rifiuti urbani e speciali e dell'amianto; alle linee
guida regionali per la gestione dei rifiuti sanitari, dei rifiuti
spiaggiati e da spazzamenti stradale, dei rifiuti da costruzione
e demolizione e dei centri di riuso; al piano regionale di
bonifica dei siti contaminati; fino alle previsioni minime del
regolamento comunale di gestione dii rifiuti urbani e assimilati,
trattati distintamente per una maggiore flessibilità.
Quanto ai contenuti normativi il Titolo I (artt.1-14) riguarda il
sistema regionale di gestione dei rifiuti (principi, finalità,
prevenzione della produzione dei rifiuti, riutilizzo e
riciclaggio; attività di informazione sui rifiuti; rapporti
istituzionali; sistemi informativi regionali dei rifiuti;
funzioni della Regione e dei Comuni; pianificazione regionale,
sia riguardo i rifiuti - con anche i criteri localizzativi degli
impianti di recupero e smaltimento -, sia l'amianto); il Titolo
II (artt.15-27) l'autorizzazione unica per i nuovi impianti di
recupero e di smaltimento e per le varianti degli impianti
esistenti, e gli adempimenti connessi (attività istruttorie e di
controllo, garanzie finanziarie, indennizzo ai Comuni; collaudo
degli impianti, responsabilità della gestione); il Titolo III
(artt.28 e 29) le azioni di controllo e le sanzioni; il Titolo IV
(artt.30-35) le disposizioni transitorie e finali.
La proposta di legge dei Cinquestelle (30 articoli in tutto)
vuole "ridurre l'impronta ecologia che ognuno apporta
all'ambiente", e punta a massimizzare la riduzione dei rifiuti,
il riuso dei beni a fine vita e il riciclaggio, e a minimizzare -
fino a tendere a zero - lo smaltimento, il recupero di energia e
il recupero di materia diverso dal riciclaggio.
Per perseguire queste finalità il progetto di legge contiene una
serie di misure tese a incentivare anche economicamente una
corretta filiera di trattamento dei materiali post-utilizzo, a
spostare risorse dallo smaltimento e dall'incenerimento verso la
riduzione, il riuso e il riciclo; la strada è quella di
meccanismi economici automatici di premiazione dei soggetti che,
applicando le migliori pratiche, ottengono i migliori risultati;
viceversa, la penalizzazione di quei soggetti che continuano ad
applicare pratiche contrarie; inoltre prevedendo: di finanziare
il costo di avvio a chi decide di riconvertire la gestione verso
pratiche virtuose; contrastare il crescente ricorso a pratiche di
smaltimento dei rifiuti distruttive di materiali preziosi che
smaltiti non in sicurezza o inceneriti determinano il rilascio di
sostanze inquinanti dannose per l'ambiente e la salute;
perseguire la progressiva dismissione degli inceneritori
esistenti; dettare le norme che regolano l'accesso dei cittadini
all'informazione e alla partecipazione in materia di rifiuti e
salvaguardia della salute e dell'ambiente.
Il disegno di legge della Giunta sarà adottato come testo base ed
elementi contenuti nella proposta di legge pentastellata potranno
essere inseriti in forma di emendamenti.
L'esame in Commissione inizierà il 12 settembre.
Al termine dell'illustrazione, in merito ai due testi si sono
svolte le audizioni con numerosi soggetti portatori di interesse.
(foto; immagini tv)