FI: Piccin, lotta all'amianto, è urgente la pianificazione
(ACON) Trieste, 31 ago - COM/MPB - "Augurandomi che le
bonifiche già cantierate procedano a passo spedito, chiedo un
nuovo impegno da parte alla Giunta regionale affinché la lotta
alla contaminazione dell'ambiente causata dalla presenza
dell'amianto sia una priorità dell'agenda politica".
Questa l'indicazione di Mara Piccin, consigliera regionale di
Forza Italia, secondo la quale bisogna pervenire al più presto
alla mappatura dell'amianto presente in Regione, ritenuta
dall'esponente forzista una "condicio sine qua non per
un'efficace intervento".
La consigliera azzurra è stata la prima firmataria, nel novembre
2015, di una proposta di legge in materia di amianto rimasta da
allora senza alcun seguito.
"E' urgente - rimarca la consigliera pordenonese - un percorso di
rivisitazione, o quantomeno di aggiornamento, del "Piano amianto"
fermo da oltre vent'anni. Un percorso di mappatura, rimozione e
smaltimento, maggiori azioni di sensibilizzazione della
cittadinanza, riorganizzazione del sistema di cura per
raggiungere alti livelli di protezione e di ricerca sul
mesotelioma, sono solo alcuni dei punti che necessiterebbero di
un adeguamento alle nuove esigenze della società regionale".
Nel testo presentato dalla forzista, erano previsti contributi
per soggetti pubblici e privati per lo smaltimento dell'amianto,
recepiti dalla giunta Serracchiani rispettivamente del 2015 e
2016.
"L'attuale amministrazione ha fatto la sua parte invitando
Comuni, cittadini e imprese a rimuovere il rischio, prevedendo
incentivi, ma - sottolinea Piccin - l'azione avrebbe dovuto
essere controllata ed organizzata sulla base di una strategia
regionale e non lasciata alla volontà e disponibilità economica
dei cittadini. Senza una mappatura, ci si muove a macchia di
leopardo e non si ha la reale percezione dell'impatto degli
interventi e ogniqualvolta un fortunale scoperchi un tetto o
capannone i rischi e i pericoli, reali o potenziali, aumentano".
La rimozione delle fibre di amianto dalla copertura in eternit di
un capannone, dalla sommità di un garage o da un ambiente dove è
stato utilizzato come isolante ha un costo molto elevato che
induce una parte del privato a ritardare l'intervento o a
smaltire abusivamente il materiale, aggravando la contaminazione
ambientale.
"L'ottimo sarebbe quello di garantire al privato la bonifica a
costo zero - conclude Piccin - Ma questa strada non è
percorribile. Solo con una seria pianificazione a cui segua una
programmazione e attuazione degli interventi si potranno fare
passi in avanti nella lotta all'amianto".
MPB