M5S: Sergo, crac Coopca, tranne le banche ci rimettono tutti
(ACON) Trieste, 1 set - COM/MPB - La vicenda della Coopca al
centro dell'intervento del consigliere M5S Cristian Sergo che
sottolinea come "l'ulteriore beffa che sta vedendo protagonisti
gli ex azionisti della Coopca non può che provocare una forte
indignazione in tutti i cittadini del Friuli Venezia Giulia".
"Durante la procedura di liquidazione della cooperativa - ricorda
Sergo -, per individuare lo stato di insolvenza è stato preso a
riferimento un articolo della stampa datato 4 settembre 2014.
"Di fronte a questo fatto, dobbiamo ribadire quanto il MoVimento
5 Stelle va sostenendo da oltre due anni e mezzo: gli unici che
non hanno ritenuto quell'articolo come un campanello d'allarme
sono le signore e i signori della giunta regionale che solo
qualche settimana prima avevano fatto visita all'azienda; gli
stessi signori che dovevano vigilare su Coopca, chiedendosi cosa
stesse accadendo ai conti della coop carnica.
"C'è voluta, invece, una successiva comunicazione del collegio
sindacale, arrivata in Regione solo il 4 novembre 2014, per far
deliberare nell'arco di 72 ore la revisione straordinaria della
società, quando ormai la Procura della Repubblica di Trieste -
non certo l'organo vigilante - aveva già chiesto il fallimento
delle Cooperative Operaie.
"Probabilmente non sarebbe stata sufficiente una revisione
straordinaria nel settembre 2014 a tutelare imprese e soci
prestatori che tuttora vantano 50 milioni di euro di crediti. Di
sicuro però la giunta Serracchiani oggi deve dare una spiegazione
- una volta di più - sul perché il liquidatore abbia ritenuto
fondamentale un articolo di giornale per poter richiedere i soldi
rimborsati agli azionisti un anno prima di quella data e sul
perché abbia deciso di aspettare che fosse il collegio sindacale
a intervenire.
"La legge regionale che la Serracchiani a parole dice di voler
cambiare, ma che non ha mai letto, parla chiaro: "le revisioni
straordinarie sono effettuate dalla Direzione, previa
deliberazione della Giunta regionale, a mezzo di revisori
incaricati sulla base di esigenze di approfondimento derivanti
dalle revisioni ordinarie e ogni qualvolta se ne ravvisi
l'opportunità, con l'osservanza delle disposizioni stabilite nel
presente capo".
"Tale formula è riportata insieme alle motivazioni per cui si
richiede una revisione straordinaria che "consistono
nell'accertamento del regolare funzionamento
amministrativo-contabile della società e dell'effettiva
consistenza patrimoniale ovvero dello stato delle attività e
delle passività sulla base della situazione contabile corrente, e
nello specifico nella verifica dell'attuale situazione del
prestito sociale e della capitalizzazione della cooperativa, in
relazione al mantenimento delle necessarie condizioni di
stabilità patrimoniale e di equilibrio finanziario della stessa".
"Se è vero, come ha sostenuto Bolzonello intervistato dalla Rai,
che i funzionari della Regione non sono in grado di leggere un
bilancio perché non fanno i commercialisti e se la Giunta non ha
nulla da dire in merito alla decisione presa dal liquidatore
della cooperativa di scegliere un articolo di stampa come
manifestazione dell'insolvenza di Coopca e non interviene in
favore dei soci che stanno subendo questa ulteriore beffa, allora
dobbiamo ritenere che i funzionari della Regione non sono nemmeno
in grado di leggere i giornali".