M5S: Frattolin, incursioni in base Usaf Aviano, garantire sicurezza
(ACON) Trieste, 2 set - COM/MPB - La consigliera regionale del
M5S Eleonora Frattolin, insieme con la deputata pentastellata
Tatiana Basilio della Commissione Difesa della Camera, interviene
in merito alla vicenda del giovane marocchino residente a
Conegliano introdottosi nella base Usaf di Aviano, e stigmatizza
il silenzio delle autorità nazionali, regionali e locali in
merito.
"Alla base militare Usaf di Aviano, nella tranquillità della
pianura pordenonese, si entra e si esce a piacimento. Un po' come
andare al supermercato!" è il commento riguardo alla facilità con
cui il 25enne si è introdotto più volte nella struttura militare
americana utilizzando un badge falso.
"Un giovane di nazionalità magrebina e con alle spalle una laurea
in ingegneria elettronica e numerosi viaggi a Bruxelles, si
spaccia per esperto in missilistica, entra ed esce da una delle
maggiori basi Usaf sul territorio nazionale dove sono stipate
alcune testate nucleari, in una Regione come il Friuli Venezia
Giulia ponte con i Balcani e l'Oriente, e il ministro Pinotti
continua a tacere su questa vicenda accaduta in luglio. Tace
anche la presidente della Regione Friuli Venezia Giulia. Come fa
Serracchiani a non pronunciarsi su una vicenda di tale gravità?
Come fanno a rimanere in silenzio gli amministratori locali?" ,
sono gli interrogativi delle esponenti del M5S.
"La base di Aviano - ricorda la consigliera regionale Eleonora
Frattolin - stocca un numero non ben definito di Sandia B-61, le
bombe nucleari all'idrogeno, e a breve le ben più potenti B61-12.
Come è possibile che una persona si sia potuta introdurre più e
più volte nella base, superando i controlli, addirittura alla
guida di un'auto? - si chiede Frattolin -. Se fosse stato un
terrorista avrebbe potuto colpire una qualsiasi struttura
sensibile come i depositi di munizioni o quelli di carburante.
"L'aggravante poi sta nel fatto che questa persona fosse
accompagnata, nelle sue incursioni all'interno della struttura,
anche dalla fidanzata soldatessa. Questo è il livello di
sicurezza che garantiamo ai cittadini italiani?!", attacca la
consigliera regionale del M5S che vuole sapere se le nostre Forze
Armate siano le uniche responsabili dei controlli di sicurezza
all'interno delle basi Nato presenti sul territorio italiano
secondo gli accordi operativi stipulati, o se la responsabilità
del pasticcio sia da suddividere, con la richiesta al ministro
della Difesa di garantire "ben altri livelli di sicurezza per una
base militare strategica che universalmente viene ritenuta un
possibile obiettivo di attacchi terroristici".