AR: Tondo, sui migranti basta propaganda ma proposte concrete
(ACON) Trieste, 5 set - COM/AB - "L'immigrazione è un fenomeno
drammatico ma circoscritto, limitato. Le migrazioni, viceversa,
assumono dimensioni molto più inquietanti: non riguardano lo
spostamento di gruppi di persone, ma la diaspora di popoli. Ed è
questo il fenomeno che noi stiamo subendo, e che abbiamo la folle
presunzione di gestire. Il ministro Minniti rivendica di aver
risolto il problema, ma confonde il rimedio temporaneo,
certamente prezioso, con l'estinzione del problema stesso. Il
Friuli Venezia Giulia è la porta d'accesso per migliaia di
disperati in cerca di una vita migliore: non abbiamo bisogno di
lezioni di etica, qui servono militari ai confini e accordi
internazionali di ferro".
Così Renzo Tondo, capogruppo di Autonomia Responsabile in
Consiglio regionale, nel ribadire che "sul tema delle migrazioni
stiamo pagando a carissimo prezzo la retorica terzomondista della
sinistra, che per vent'anni ha steso un tappeto rosso a quelli
che definiva nuovi italiani. Come ha rilevato giustamente l'ex
ministro Tremonti, prima la sinistra ha negato l'esistenza del
fenomeno, poi ha sostenuto che era salvifico, perché gli
extracomunitari ci avrebbero pagato le pensioni e avrebbero fatto
i lavori che non vogliamo più fare, infine si è arresa e ha
dichiarato che le migrazioni sono ineluttabili e ha cercato di
assecondarle con lo ius soli, figlio di una tipica concezione
manichea della società. Scacco matto in tre mosse, ma a pagare è
tutta la collettività".
Tondo continua: "Al netto delle responsabilità enormi di una
parte politica, non possiamo contrapporre una raffica di spot e
prese di posizione senza lo straccio di una proposta. Anch'io mi
indigno per i fatti di cronaca nera, ma la politica responsabile
non si limita a schiumare rabbia, deve proporre una soluzione.
L'accoglienza diffusa è demenziale, perché crea i presupposti di
un conflitto: come possono le nostre comunità, già alle prese con
problemi contingenti, accogliere individui che godono di una
serie di tutele e non fanno un passo per integrarsi? Come
possiamo solo pensare che la nostra civiltà sia compatibile con
la cultura fondamentalista islamica? D'altra parte, è logico
creare ghetti o ammassare i migranti in caserme e altre
strutture? È ammissibile lasciare che le Ong navighino in un mare
di torbida ambiguità alimentando, forse, traffici che dovevano
essere bloccati sul nascere? La verità è che i flussi devono
essere disciplinati, ma questo processo implica il coinvolgimento
dello Stato e dell'Europa, e soprattutto l'applicazione puntuale
delle leggi. Basta interpretazioni bonarie, chi non rispetta la
legge, paga. La Regione, da sola, ha le armi spuntate, al netto
degli errori culturali commessi da questa Giunta".
Chiude Tondo: "C'è un aspetto su cui vorrei porre l'attenzione.
Chi ricopre ruoli istituzionali o politici rilevanti resista alla
tentazione di sputare sentenze o cedere al giustizialismo
propagandistico. Nel contesto attuale, le parole sono micce che
possono accendere focolai. Il fenomeno migratorio deve essere
gestito, non usato per rastrellare voti. Abbiamo visto che gli
spot pagano in campagna elettorale, ma raramente si traducono in
atti concreti quando si governa. Per quanto riguarda Autonomia
Responsabile, l'obiettivo è proporre una soluzione reale, da
concertare con gli alleati. Quindi, stop a nuovi arrivi, ma
passiamo dagli slogan ai fatti, tramite convenzioni e accordi
stringenti, che non possono prescindere dal potenziamento degli
organici delle forze di polizia e dall'impiego di militari lungo
i confini".