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III Comm: illustrata pdl contro spreco alimentare e farmaceutico

05.09.2017
16:12
(ACON) Trieste, 5 set - MPB - Di fronte allo squilibrio tra domanda e offerta di cibo presente nella nostra realtà, la sfida è quella di contribuire alla definizione di un sistema organico - anche a livello regionale - di contrasto allo spreco alimentare e farmaceutico adottando misure e strategie sempre più efficaci e specifiche, con l'obiettivo di ridurre l'impatto ambientale causato dai rifiuti alimentari e dai farmaci attraverso il recupero e la distribuzione delle eccedenze, realizzando un'economia circolare orientata a ridistribuire secondo logiche solidali i beni recuperati e non consumati.

E' quanto il MoVimento 5 Stelle vuole perseguire con la proposta di legge n.181 presentata dai consiglieri regionali e illustrata dal primo firmatario Andrea Ussai alla III Commissione presieduta da Franco Rotelli (Pd), presente l'assessore alla salute Maria Sandra Telesca.

Il provvedimento - ha spiegato Ussai - si propone come strumento di adeguamento e di prima applicazione operativa nell'ambito regionale delle disposizioni della legge 166 del 2016 (Disposizioni concernenti la donazione e le distribuzione di prodotti alimentari e farmaceutici a fini di solidarietà sociale e per la limitazione degli sprechi), nota anche come "legge contro lo spreco" e che ha sicuramente rappresentato una innovazione normativa importante, semplificando alcuni nodi operativi.

Ora con questa proposta, a partire dalla definizione di "spreco alimentare" inteso quale insieme dei prodotti scartati dalla catena agroalimentare per ragioni commerciali o estetiche, o perché prossimi alla data di scadenza e che possono essere destinati al consumo umano, si vuole contribuire a indicare le azioni da intraprendere, i target da raggiungere e le modalità di monitoraggio nel tempo dei risultati conseguiti, anche con la valutazione ex post delle politiche approvate.

Con il testo che presentiamo - ha aggiunto Ussai - il ciclo agricolo-industriale alimentare del cibo viene rimesso al centro del dibattito regionale, offrendo lo spunto per l'elaborazione di politiche che sappiano tener conto dei comportamenti individuali (quali l'alimentazione incontrollata che conduce all'obesità oppure lo spreco domestico degli alimenti) e delle ricadute sia energetiche (secondo l'Università di Bologna il 3% dei consumi finali di energia sono dovuti allo spreco alimentare) che ambientali (basti pensare alla produzione di rifiuti e alle potenzialità dei sistemi di packaging innovativi sulla vita commerciale dei prodotti).

Così, gli obiettivi sono anche quelli di coordinare l'attività di tutti i portatori d'interesse coinvolti nella distribuzione alimentare; di promuovere modelli di partenariato attraverso la promozione di accordi di collaborazione tra le aziende del settore alimentare e i soggetti donatari; di coordinare l'attività di controllo delle diverse fasi di contrasto allo spreco anche in collaborazione con le Aziende per l'assistenza sanitaria; di promuovere l'utilizzo trasparente delle eccedenze recuperate anche tramite la loro tracciabilità; di promuovere l'accesso a una quantità di cibo sicuro, sano e nutriente, sufficiente a soddisfare le necessità alimentari personali.

Sul provvedimento il relatore ha chiesto che siano programmate audizioni con soggetti portatori di interesse.

(immagini tv)