CR: ddl riordino funzioni viabilità, relatore maggioranza Liva (2)
(ACON) Trieste, 6 set - MPB - Il Consiglio regionale ha
iniziato l'esame del disegno di legge 225 sul riordino e la
razionalizzazione delle funzioni in materia di viabilità" con gli
interventi dei relatori.
Per Renzo Liva (Pd), relatore di maggioranza, il provvedimento
appare come la necessaria conseguenza di quelli di riordino
dell'assetto istituzionale degli Enti locali a seguito della
riforma che ne ha modificato l'articolazione e rideterminato
funzioni, competenze e risorse e, in particolare, la soppressione
delle Provincie e il trasferimento delle relative competenze in
tema di viabilità. Ma è anche la naturale prosecuzione della
decisione assunta a suo tempo (con la legge 22 del 2007) di dar
vita a una società come "FVG Strade spa", interamente partecipata
dalla Regione, con finalità di progettazione, realizzazione,
manutenzione, gestione e vigilanza di opere di viabilità: uno
strumento specifico e specialistico flessibile per la sua natura
societaria di tipo privatistico per gestire la propria rete
viaria.
Così, il provvedimento in esame, se da un verso chiude una
riforma di questa legislatura, dall'altro si inserisce in un
quadro più ampio di miglioramento e razionalizzazione degli
interventi regionali di programmazione e gestione.
Per questo - per Liva - l'articolato va valutato sotto il mero
profilo dell'efficienza della gestione che nel tempo sarà in
grado di assicurare.
Il testo, al quale il passaggio in Commissione non ha apportato
modifiche, prevede la decorrenza dal 1°gennaio 2018
dell'esercizio delle funzioni, per il tramite della società in
house Friuli Venezia Giulia Strade Spa, in materia di viabilità
provinciale nonché dei relativi trasferimenti di risorse
finanziarie, dei beni patrimoniali e demaniali e dei rapporti
giuridici attivi e passivi.
Inoltre, il trasferimento alla Spa del personale precedentemente
passato alla Regione e individuato con precedenti atti adottati a
seguito dei piani di subentro con apposita convenzione e alle
condizioni contrattuali vigenti presso la società. Durante i
cinque anni di durata della convenzione, il personale interessato
potrà anticipare su domanda individuale il definitivo
trasferimento alla società oppure continuare a godere per
l'intero periodo dello stato giuridico e del trattamento
economico regionale. Durante il quinquennio della convenzione,
con le opportune modalità e limitazioni definite nei commi
dell'articolo 4, il personale potrà accedere alle procedure di
mobilità attivate dal Comparto unico del pubblico impiego
regionale e locale e di mobilità intercompartimentale, oltre al
rientro in Regione nell'ambito dei singoli piani di assunzione
con una riserva nel limite massimo del 10% dei posti disponibili.
Per queste finalità la legge autorizza la spesa complessiva di
15.490.316,56 euro nel triennio 2017/2019.
Con l'approvazione di questa legge - ha sottolineato il relatore
- ci troveremo dal primo gennaio 2018 con FVG Strade Spa che
raddoppia il proprio personale e triplica la rete di chilometri
assegnati; una società che si sostituirà a realtà amministrative
che fino a ora gestivano la propria porzione di viabilità con
procedure, sistemi informatici, sistema di approvvigionamenti
autonomi e non dialoganti fra loro.
Il passaggio a un'unica modalità gestionale di intervento, che
tenga conto delle oggettive differenze anche fisiche esistenti
fra le reti stradali del territorio, era comunque auspicabile
indipendentemente dai tempi e dalle modalità assunte da questa
specifica riforma disegnata dalla legge 26 - ha affermato ancora
Liva ammettendo che sarebbe stato preferibile che il
provvedimento fosse assunto con qualche mese di anticipo per
avere tempi più ampi per un passaggio anche operativo da
realizzare nel modo più condiviso possibile, nel rispetto dei
diritti dei lavoratori interessati dal cambiamento, sia quelli
che arrivano in FVG Strade, sia quanti sono già in seno alla
società.
Tema centrale è quello contenuto negli articoli del ddl che
assegnano risorse umane e finanziarie e che definiscono le regole
mediante le quali si attuano i passaggi e le tutele che
accompagnano le risorse umane soggette al trasferimento (mediante
un percorso dilatato nel tempo) compresi gli effetti immediati su
qualità, rapidità, efficienza degli interventi stradali rispetto
allo stato attuale - ha aggiunto escludendo che nell'immediato ci
possano essere disservizi, anche se immediatamente dovranno
essere affrontati problemi organizzativi, logistici, informatici,
di formazione, di acquisizione del personale eventualmente
mancante rispetto alla sua nuova dimensione.
Sarà compito della politica - ha concluso il relatore di
maggioranza accompagnare l'adeguamento con le risorse e
l'attenzione necessaria ma, contemporaneamente, pretendere il
rispetto dei tempi e degli obbiettivi del piano organizzativo
aziendale.
(foto, immagini tv)
(segue)