News


LN: Zilli, su crack CoopCa il silenzio della Regione

08.09.2017
16:12
(ACON) Trieste, 8 set - COM/CMC - "Risparmiatori traditi nella loro fiducia in un sistema che millantava solidità e garanzie: quello di CoopCa non è solo un problema economico, ma un vero dramma sociale. E a questo triste spettacolo la Regione ha assistito da spettatore inerte".

Così la consigliera regionale della Lega Nord Barbara Zilli commenta quanto apparso sulla stampa in merito a una nuova beffa per una ex azionista CoopCa, situazione che potrebbe coinvolgere un'altra cinquantina di persone. Zilli ha depositato una interrogazione urgente alla Giunta per fare chiarezza sulla questione, chiedendo all'Esecutivo regionale quante persone si trovano nella stessa situazione rappresentata dall'articolo.

"Al netto della correttezza con cui sta operando il concordato CoopCa - dice Zilli - il vero nodo della questione è politico, poiché la Giunta nulla ha fatto per cercare di alleviare la situazione di queste persone colpevoli loro malgrado solo di aver investito in azioni CoopCa, una cooperativa e non un'azienda quotata in Borsa, fidandosi della solidità e delle garanzie che erano state date loro".

"Al di là di quanto fatto da Alleanza 3.0 per i risparmiatori - continua Zilli - non abbiamo notizia di altre azioni portate avanti dalla Giunta, annunci illusori a parte: gli azionisti che facevano un investimento che doveva essere sicuro, non possono essere esclusi da azioni di ristoro. Qui stanno le colpe della politica, che non è stata in grado di tutelare tutti allo stesso modo, pretendendo di allargare l'ombrello offerto da Alleanza 3.0 anche a casi come questo".

"Quello che più indigna - dice Zilli - è l'assoluta inerzia di fronte a un dramma sociale che ha coinvolto l'intera montagna friulana: non solo i risparmi azzerati, c'è soprattutto la perdita della fiducia in un sistema che per oltre un secolo ha rappresentato la valorizzazione di persone e territorio, un esempio virtuoso di tenuta delle attività nelle zone montane e pedemontane, che era stato capace di basarsi sulla fidelizzazione, sull'idea di appartenere a qualcosa che creava, in una parola, futuro".

"E' evidente che la vigilanza sul sistema cooperativo ha delle falle - dice Zilli - e ci saremmo aspettati almeno che la Giunta rivedesse queste regole rimettendo mano alla normativa, approvata più di dieci anni fa. E nondimeno va ricordato l'impegno assunto per cercare di portare all'attenzione del Governo il problema dell'indicatore Isee, iniziative tristemente cadute nel vuoto".

"I nuovi scenari che ora si aprono sono il segnale che la parola fine sulla vicenda CoopCa è ancora, purtroppo, di là da venire. La Giunta avrebbe l'occasione per impegnarsi attivamente, ma non illudiamoci - conclude Zilli - gli interessi, soprattutto dell'assessore alla montagna Serracchiani, sono evidentemente da sempre altrove".