LN: Zilli, su crack CoopCa il silenzio della Regione
(ACON) Trieste, 8 set - COM/CMC - "Risparmiatori traditi nella
loro fiducia in un sistema che millantava solidità e garanzie:
quello di CoopCa non è solo un problema economico, ma un vero
dramma sociale. E a questo triste spettacolo la Regione ha
assistito da spettatore inerte".
Così la consigliera regionale della Lega Nord Barbara Zilli
commenta quanto apparso sulla stampa in merito a una nuova beffa
per una ex azionista CoopCa, situazione che potrebbe coinvolgere
un'altra cinquantina di persone. Zilli ha depositato una
interrogazione urgente alla Giunta per fare chiarezza sulla
questione, chiedendo all'Esecutivo regionale quante persone si
trovano nella stessa situazione rappresentata dall'articolo.
"Al netto della correttezza con cui sta operando il concordato
CoopCa - dice Zilli - il vero nodo della questione è politico,
poiché la Giunta nulla ha fatto per cercare di alleviare la
situazione di queste persone colpevoli loro malgrado solo di aver
investito in azioni CoopCa, una cooperativa e non un'azienda
quotata in Borsa, fidandosi della solidità e delle garanzie che
erano state date loro".
"Al di là di quanto fatto da Alleanza 3.0 per i risparmiatori -
continua Zilli - non abbiamo notizia di altre azioni portate
avanti dalla Giunta, annunci illusori a parte: gli azionisti che
facevano un investimento che doveva essere sicuro, non possono
essere esclusi da azioni di ristoro. Qui stanno le colpe della
politica, che non è stata in grado di tutelare tutti allo stesso
modo, pretendendo di allargare l'ombrello offerto da Alleanza 3.0
anche a casi come questo".
"Quello che più indigna - dice Zilli - è l'assoluta inerzia di
fronte a un dramma sociale che ha coinvolto l'intera montagna
friulana: non solo i risparmi azzerati, c'è soprattutto la
perdita della fiducia in un sistema che per oltre un secolo ha
rappresentato la valorizzazione di persone e territorio, un
esempio virtuoso di tenuta delle attività nelle zone montane e
pedemontane, che era stato capace di basarsi sulla
fidelizzazione, sull'idea di appartenere a qualcosa che creava,
in una parola, futuro".
"E' evidente che la vigilanza sul sistema cooperativo ha delle
falle - dice Zilli - e ci saremmo aspettati almeno che la Giunta
rivedesse queste regole rimettendo mano alla normativa, approvata
più di dieci anni fa. E nondimeno va ricordato l'impegno assunto
per cercare di portare all'attenzione del Governo il problema
dell'indicatore Isee, iniziative tristemente cadute nel vuoto".
"I nuovi scenari che ora si aprono sono il segnale che la parola
fine sulla vicenda CoopCa è ancora, purtroppo, di là da venire.
La Giunta avrebbe l'occasione per impegnarsi attivamente, ma non
illudiamoci - conclude Zilli - gli interessi, soprattutto
dell'assessore alla montagna Serracchiani, sono evidentemente da
sempre altrove".