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M5S: Ussai, indicazioni obbligo vaccinale aumentano confusione

14.09.2017
16:49
(ACON) Trieste, 14 set - COM/RCM - "Le indicazioni della Regione sull'obbligo vaccinale hanno solo aumentato la confusione. A breve ci sarà una nostra mozione per arrivare alla dichiarazione di illegittimità costituzionale della legge 119/2017".

Lo dichiara perentorio Andrea Ussai, consigliere regionale del M5S, a detta del quale le segnalazioni pervenute dai genitori dimostrano che la prima applicazione, in Friuli Venezia Giulia, delle disposizioni della legge 119/2017 in materia di obbligo vaccinale non può dirsi omogenea.

La circolare della Regione del 30 agosto scorso - afferma Ussai - non è chiara, nonostante dovesse contenere indicazioni specifiche destinate ai genitori, alle Aziende sanitarie, agli istituti scolastici, agli enti gestori dei nidi e delle materne e ai Comuni. Inoltre, la pagina web del sito della Regione relativa all'applicazione dell'obbligo vaccinale, nella parte introduttiva, in maniera riassuntiva ma imprecisa riporta che "a partire dall'anno scolastico 2017/2018 per iscriversi e frequentare le scuole è necessario essere in regola con i vaccini". Tutto ciò senza distinguere tra scuole dell'infanzia e scuole dell'obbligo.

A causa di questa informazione intempestiva e imprecisa - accusa il pentastellato -, all'atto dell'inserimento dei minori nelle rispettive classi della miriade di istituti scolastici interessati, molti genitori si sono visti rifiutare l'autodichiarazione. In altri casi, in modo errato, è stata richiesta l'autocertificazione nonostante siano stati presentati il libretto delle vaccinazioni o le attestazioni rilasciate dall'Azienda sanitaria. Sembrerebbe che alcuni studenti siano stati addirittura minacciati di espulsione - anche dalle scuole dell'obbligo -, minacce espresse persino in presenza degli stessi minori.

Questo sia negli istituti per l'infanzia per cui bisognava produrre la documentazione entro il 10 settembre, sia in alcune scuole dell'obbligo (con termine di presentazione al 31 ottobre), nonostante la circolare emanata dal ministero della Salute il 12 giugno scorso sia chiara sulla procedura transitoria per l'anno scolastico 2017-2018. La presentazione della documentazione, infatti, costituisce requisito di accesso ai servizi educativi per l'infanzia e alle scuole dell'infanzia (incluse quelle private non paritarie), mentre per le scuole dell'obbligo (scuola primaria, scuola secondaria di primo grado, scuola secondaria di secondo grado, centri di formazione professionale regionale), la presentazione della predetta documentazione non costituisce requisito di accesso alla scuola o agli esami.

Inoltreremo le segnalazioni dei cittadini che abbiamo raccolto al Garante regionale per i bambini e gli adolescenti per le iniziative del caso - rende noto Ussai - e a breve depositeremo una mozione per impegnare la Giunta Serracchiani a promuovere il giudizio dinanzi alla Consulta per dichiarare l'illegittimità costituzionale della legge 119/2017, una norma nata male e applicata ancora peggio, che invece di puntare al dialogo e all'informazione sta provocando veri drammi familiari e discriminazioni nei confronti dei bambini.